Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America Mussolini aveva torto. La "distanza immaginaria" con cui egli divi– deva lo Stato italiano dalla Città del Vaticano non era che una delle tante sue frasi vuote. In realtà geograficamente il Papato si trova nel cuore dell'Italia, accanto allo Stato italiano, e questo fatto rende impossibile a qualsiasi governo italiano di trattare col Papato come possono farlo i go– verni degli altri paesi. Gli altri governi possono se lo vogliono ignorare l'esistenza della Città del Vaticano con poco o nessun disturbo. L'Italia non può farlo, per la semplice ragione che il Papato si trova a Roma su una piccola superficie circondata da tutte le parti dal territorio italiano, e dipendente da esso per la sua esistenza materiale. Questa condizione non fu creata dall'accordo del Laterano; essa è esistita de facto dal 1870. La posizione dell'Italia è unica in questo senso, ed unico è pure il problema che la storia ha posto a questo paese. È un problema che dovrà essere • affrontato finché durerà il Papfl.tO. L'Italia liberale lo risolse con la Legge delle Guarentigie del 1871, che persino il gesuita americano Padre Parson, che non può essere sospettato di sentimenti liberali, defin1 come ".un capolavoro legislativo... sotto molti aspetti estremamente saggio e perfino generoso" (The Pope and ltaly, New York, 1929, p. 32). Secondo un'affermazione spesso ripetuta nei libri di storia -di autç>ri cattolici, e anche riprodotta dal Padre Parson, il grande difetto della Legge delle Guarentigie fu quello di essere una legge unila– terale dello Stato italiano e non un trattato stipulato col Vaticano. Di conseguenza il Papa si rifiutò di riconoscere questa legge, ma "durante tutti questi anni i Papi sono stati pronti ad accettare la maggior parte delle clausole della Legge delle Guarentigie purché venissero consacrate in un trattato e non semplicemente da una legge interna" (p. 34). Questa non è la minore fra le tante inesattezze contenute nel libro di Padre Parson. La tesi che i Papi fossero pronti, durante quei sessan– t'anni ad accettare la Legge delle Guarentigie se essa fosse stata fatta in forma di trattato, deve essere una rivelazione speciale ricevuta da Padre Parson. Nessuno dei Papi compreso Benedetto XV fece mai un gesto definito in questo senso. Ignorava forse Padre Parson che il go– verno italiano, prima ed immediatamente dopo l'occupazione di Roma nel 1870, non soltanto era pronto, ma anzi pregava il Papa di concludere un trattato? Se la Legge delle Guarentigie non fu fatta in forma di trat– tato la responsabilità non fu del governo italiano ma del Vaticano, perché esso non aveva ancora ammesso che il suo potere temporale non potesse essere piu restaurato, e perché erroneamente pensava che l'unità nazionale e politica dell'Italia non sarebbe stata duratura. Ci vollero sessan– t'anni perché il Vaticano imparasse questa lezione. Se l'avesse imparata prima, molte noie sarebbero state risparmiate sia al Vaticano che all'I– talia. In tali circostanze al governo italiano non rimase altra alternativa che emanare la sua propria legge, . e questa legge, come ammette Padre Parson, fu saggia e generosa. La Legge delle Guarentigie fu saggia e funzionò bene in pratica, 362 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=