Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte de_ll'ltalia L'origine storica ·di questa pretesa inseparabile connessione dei due problemi è spiegata esattamente dal dott. Binchy come segue. Il governo del Regno di Sardegna, l'unico Stato italiano che conservò una costitu– zione liberale dopo le rivoluzioni e la guerra del 1848-1849, propose nel decennio 1850-1860 sotto la guida di Cavour una serie di riforme delle leggi riguardanti la Chiesa e il clero. Dette riforme, ammette il dott. Binchy, erano "non proprio drastiche, e di alcune di esse si sentiva da molto tempo la necessità, dato che nella struttura della Chiesa in Piemonte permanevano condizioni medioevali." Il governo cercò dapprima di attuare queste riforme con consenso del Vaticano, "scegliendo persino come suo inviato l'illustre e santo uomo Rosmini." Ma Pio IX "si mostrò intransigente, forse perché le ambizioni politiche del Piemonte lo avevano già insospettito" e si rifiutò di negoziare. Perciò, il governo andò avanti per conto suo ed introdusse le riforme con leggi unilaterali. In altre pa– role, Pio IX, per i suoi sospetti di ordine politico, si rifiutò persino di negoziare un accordo religioso circa riforme che erano necessarie per il mi– glioramento della vita religiosa in Piemonte. Dopo che il governo ebbe applicato le nuove leggi, il Papa protestò, scomunicò coloro che avevano difeso ql,lelle leggi, e da allora in poi considerò lo Stato piemontese come persecutore della Chiesa. Frattanto, il problema dell'unificazione nazionale dell'Italia si ap– prossimò alla sua soluzione. Anche qui la storia e la geografia resero inevitabile che il Papa dovesse rassegnarsi alla perdita del suo dominio tem– porale, e dovesse venire ad un accordo col nuovo Regno d'Italia che garantisse la completa indipendenza della Santa Sede. Ma ancora una volta il Papa si rifiutò di negoziare, perché non volle trattare con un governo che perseguitava la Chiesa. "Se non fosse stato per la questione religiosa - scrive il dottor Binchy - Pio IX avrebbe ben potuto fare un accordo generoso, e forse anche imprudente, con la Casa Savoia." Il governo italiano fu quindi costretto di nuovo a dare una soluzione al problema con un atto unilaterale, la Legge delle Guarentigie del 1871. E cos1, conclude il dottor Binchy, "fu creato un circolo vizioso di disac– cordo," dal quale "era possibile uscire soltanto mediante una soluzione in- tegrale di ambedue i problemi." · Da questi fatti esposti dal dottor Binchy, risulta evidente che il circolo vizioso iniziato dalla Santa Sede, quando si rifiutò per motivi po– litici di fare un accordo religioso, e poi si rifiutò per motivi religiosi di fare un accordo politico, fu una creazione artificiale di cui il solo Vaticano fu responsabile. È interessante notare che le trattative 1 del Vaticano con i regimi fascista e nazista vengono abitualmente giustificate con la ragione che la Santa Sede è non solo disposta ma desiderosa di concludere concordati ed accordi con ogni specie di governi, sia_no pagani o atei, perché la Santa Sede ha di mira soprattutto gli interessi religiosi e spirituali dei popoli. Tale non fu evidentemente il principio che guidò Pio IX, quando si rifiutò di negoziare col governo liberale del Piemonte perfino la revi- 357 Biblioteca Gino Bianco

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