Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America nalizzare le colonie. Tutte le colonie dovrebbero considerarsi come un trust dell'intero mondo civile e dovrebbero essere poste sotto la sorve– glianza di un' ammin1strazione internazionale a cui dovrebbero partecipare tutti i paesi. In tale trust collettivo non dovrebbe esservi né privilegio per una nazione né discriminazione a danno di un'altra. Ognuno deve aver il diritto di lavorare e di commerciare in condizioni uguali. Il perso– nale amministrativo dovrebbe essere gradatamente internazionalizzato. Dei nuovi venuti prenderanno il posto dei funzionari coloniali che si ritireranno per ragioni di età. Essi dovrebbero essere scelti in base alla loro capa– cità tecnica e al loro livello morale, e non in virtu della loro origine nazionale. I liberali ed i laburisti inglesi hanno da molto tempo accettato tale soluzione del problema coloniale. I tories inglesi dovranno decidersi ad inghiottire la pillola, se il governo americano vorrà rimanere fedele alle sue promesse. Il problema della sovrappopolazione italiana. - Esiste in Italia un pro– blema di sovrappopolazione. Il regime fascista lo aggravò, vie~ando l'emi– grazione e cercando di promuovere un aumento delle nascite, mentre chie– deva nello stesso tempo altri territori per la sua crescente popolazione. Piu abitanti per piu terre, e piu terre per piu abitanti! Grazie al buon senso naturale del popolo italiano, l'indice di natalità in Italia con– tinua a diminuire. Si può sperare · che nella seconda metà di questo secolo il problema della sovrappopolazione in Italia avrà raggiunto una soluzione soddisfacente. Ma per il momento rimane il fatto che la sovrap– popolazione non può essere eliminata di colpo; soltanto l'emigrazione può rimediarvi. Gl'italiani si curano poco dell'Etiopia, di Gibilterra, di Suez, o della Dalmazia. Essi vogliono vivere in pace con gli altri popoli, ma vo– gliono essere sicuri del proprio lavoro e del proprio pane. Nessuna nazione ha il diritto di escludere da terre scarsamente popo– late e coltivabili gli uomini che non possono piu trovar lavoro nei propri paesi sovraffollati. Sotto questo riguardo, il popolo· italiano ha degli inte– ressi in comune con tutti i popoli dell'Europa meridionale ed orientale. Il mondo anglosassone è passato di colpo da una politica di laissez-f aire ad una politica brutale di proibizione assoluta, che ha contribuito ad ac– crescere la miseria di questi popoli. Certo, gli italiani non possono aspet- . tarsi che venga ristabilita la libertà illimitata di immigrazione. Se ciò do·· vesse avvenire l'Italia sarebbe spopolata da un giorno all'altro, e milioni di italiani porterebbero il caos nei mercati di lavoro di tutti i paesi del mondo. Gli svantaggi dell'emigrazione disordinata e l'ingiustizia del divieto assoluto d'immigrazione possono essere evitati per mezzo di un sistema internazionale di emigrazioni pianificate. Le autorità incaricate dei piani di emigrazione, rappresentanti sia i paesi importatori che quelli esportatori di mano d'opera, dovrebbero ammettere nei territori scarsamente popo- 334 BibliotecaGino Bianco

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