Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La, sorte dell'Italia siamo certi che indignerebbe _i soldati e il popolo americano. Ma allora, non sarebbe meglio fare dei piani che escludano assolutamente una simile prospettiva? Il buon senso suggerisce alcune considerazioni che potrebbero aver pe- ' so per coloro che conoscono l'Italia, non soltanto attraverso i salotti del– l'aristocrazia fascista o le biblioteche gli archivi e i musei nei quali si sono recati qualche volta, e neppure attraverso le anticamere del Vaticano, ma grazie allo studio dell'intera sua storia e, soprattutto, alla conoscenza ap– profondita della storia piu recente e della psicologia delle masse italiane. Prima di tutto dobbiamo ricordare che le forze antifasciste esistenti oggi in Italia sono. rappresentate da larghi strati della popolazione che vogliono la libertà e le libere istituzioni. In senso ampio possiamo chia– marli i fautori della democrazia. Accanto a questi vi è un gruppo di estremisti che potremmo chiamare, in senso lato, comunisti. I democratici, o sono degli individui isolati che non si sono mai iscritti al partito fa– scista, o che lo hanno fatto pro forma per ragioni pratiche ma sono sem– pre rimasti estranei ad ogni1 attività fascista, oppure sono gruppi clande– stini, per lo piu locali, scarsamente collegati fra loro e privi di una or– ganizzazione centrale. Essi sono repubblicani, liberalsocialisti, socialisti e gruppi di Giustizia e Libertà. Sembra che recentemente dei gruppi di democratico-cristiani si siano staccati dalla fascista "Azione Cattolica" e abbiano iniziato un movimento clandestino proprio, svolgendo attività antifascista. I comunisti sono meglio organizzati, e soprattutto sono bene addestrati alla tattica della rivoluzione. Quando una crisi offre loro l'occa– sione, essi si mescolano a tutti gli altri gruppi, indipendentemente dalle opinioni politiche di questi, approfittano della loro mancanza di coesione e di direzione centrale, per creare il caos e poi impossessarsi delle posizioni chiave. Ottenuto questo, si rivolgono contro gli alleati della vigilia, li sopraffanno e assumono il controllo del governo. Sarà possibile impedire alle forze antifasciste di venire a galla nel momento in cui gli eserciti alleati metteranno piede sul suolo italiano e la difesa cesserà di combattere? E una volta che ql,lesti antifascisti sa– ranno venuti fuori, sarà possibile impedire loro di dare sfogo all'odio contro coloro che li hanno oppressi per venti anni, hanno assassinato i loro fra– telli, i loro padri, e hanno mandato migliaia di giovani a farsi uccidere in Russia combattendo per i tedeschi? Durante i giorni e le settimane · che dovranno passare prima che gli eserciti d'occupazione assumano il pieno controllo della situazione accadranno molte cose. Anche se i gruppi democratici riusciranno a controllarsi e ad evitare eccessi, ci penseranno i gruppi comunisti a disturbare l'ordine e la pace. 1 In un regime personale dittatoriale, come quello che Mussolini ha instaurato in Italia, la coesione di tutto il sistema è assicurata soltanto at– traverso uno Stato di polizia assai sviluppato •e centralizzato che estende i suoi tentacoli su tutto il paese. Il perno attorno al quale ruota tutto il sistema è la persona stessa del dittatore. Quando questi scompare, l'in- 319 Biblioteca Gino Bianco

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