Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America ta nella storia d'Italia e demoH completamente il prestigio di Mussolini. Il trattato di alleanza con la Germania, reso pubblico nel maggio 1939 e il disastro morale e militare della presente guerra hanno fatto il resto. L'Inghilterra e. l'America non hanno bisogno di fare la "guerra dei nervi" contro gli italiani. Ci ha pensato lo stesso Mussolini. Gli italiani dicono: "Se Hitler perde, perdiamo anche noi; se Hitler vince siamo perduti." Quando questa guerra sarà finita, la gioventu italiana dovrà immedia– tamente affrontare miseria, umiliazione, amarezze, per non parlare del fatto piu concreto degli eserciti stranieri che occuperanno il paese. Che cosa daremo loro per aiutarli a sollevarsi dalla miseria, per diminuire l'amarezza e suscitare nuove speranze? Faremo sventolare dinanzi agli occhi degli italiani sconfitti la bandiera della libertà e della democrazia? Dal giorno in cui Mussolini si vantò di avere calpestato il cadavere della libertà, . alla gioventu italiana fu insegnato che la democrazia era il rifugio dei ma– scalzoni e dei criminali. Senza dubbio ora sanno che non è vero. Ma sarà di capitale importanza, quando verrà la pace, che i primi contatti di questi giovani con la democrazia non avvengano con una contraffa– zione di essa. Bisogna educarli a capire lo spirito, il valore morale e civile del sistema democratico. Ci si dice che degli americani vengono istruiti in scuole speciali in modo che, quando sarà l'ora, potranno essere mandati in Italia e in altri paesi sotto occupazione militare, dove essi occuperanno dei posti direttivi nelle amministrazioni provvisorie. Il loro sarà un compito irto di diffi– coltà e di gravi responsabilità. Essi verranno a contatto immediato con italiani di tutte le classi sociali e saranno guardati come esempi dei nostri ideali democratici, del nostro modo di vita e della nostra educazione. Quale linea di azione seguiranno questi rappresentanti dell'America? Con quale criterio sono stati scelti gli insegnanti e gli allievi di queste scuole speciali? Perché tutto ciò è circondato di tanto- mistero? È un segreto militare, oppure c'è in tutto questo qualche cosa che potrebbe urtare l'opinione pubblica? Da indiscrezioni occasionali ci sembra di capire che in queste scuole si seguano degli strani metodi. In una di esse, per esempio, si insegna agli allievi a "rieducare il popolo italiano" con le trasmissioni radio, quando giungerà il momento della sua "rieducazione." Uno degli insegnanti è un signore che non ha altra qualifica che di essere proprietario di un salone di parrucchiere e di essere italiano. In realtà parla il dialetto s1c1- liano. Durante una delle sue lezioni egli ha fatto ai suoi allievi una sin– tesi di storia contemporanea italiana di questo tipo: Al tempo del regime liberale in Italia tutti 1 mm1stri e i membri del Parlamento erano analfabeti. C'erano due partiti socialisti: uno buono e uno cattivo. Il partito so– cialista buono era capeggiato da Mussolini, quello cattivo da Modigliani. Poi c'erano due partiti cattolici, uno buono e uno cattivo, quello buono guidato da don Bosco e quello cattivo da don Sturzo. Il partito socialista buono e il partito cattolico buono si allearono, mandarono Mussolini al potere, e il fascismo ha salvato !:Italia. 314 BibliotecaGino Bianco

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