Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia . col dire che questo tipo di istruzione religiosa era sempre meglio di niente. In realtà questa distorsipne della religione è stata molto peggio che niente. Pare che questa sia stata pure la opinione di Pio XI il quale, parlando nella sua Enciclica Non abbiamo bisogno del lavoro fatto dai cappellani cattolici nell'organizzazione dei Balilla, dichiarò che anche quel minimo di efficacia che la Chiesa si attendeva dalla presenza e dall'istruzione dei cappellani veniva annullato da quello che egli chiamò "l'ambiente." In conclusione egli dichiarò: ' Gli avvenimenti recenti hanno dimostrato, fuori di dubbio, che sono stati sufficienti pochi anni per causare la perdita e la distruzione di veri sentimenti religiosi e d'una vera istruzione religiosa. La verità probabilmente era ancora peggiore di quello che il Papa ammettesse. Nelle scuole fasciste, la religione, peggio che distrutta, era stata corrotta. L'immagine del Crocifisso era stata di nuovo messa nelle aule, ma Cristo non c'era. Era stato ancora una volta rimandato da Erode a Pilato. La religione che veniva insegnata nelle scuole, invece d'essere un appello spirituale fatto per portare l'animo e la mente della gioventu italiana su un piu alto piano di morale e di idealismo, fini coll'assu– mere ai loro occhi soltanto la funzione di semplice pilastro dello Stato pagano fascista. Quanto profonda e diffusa sia stata e sia ancora questa crisi morale e intellettuale della gioventu italiana si saprà soltanto quando il fascismo sarà stato spazzato via e questi giovani saranno liberi di parlare delle loro esperienze. Allora sapremo anche quali tracce abbiano lasciato nella loro anima venti anni di fascismo. Noi abbiamo fiducia che il fascismo non sia riuscito a privarli delle qualità che una antica civiltà ha impresso nel popolo italiano: l'odio per la guerra e un profondo senso di umanità. Il successo della campagna etiopica e la resistenza alle sanzioni in– flitte all'Italia dalla. Società delle Nazioni, due fatti che furono abilmente gonfiati da· Mussolini e addotti come esempio dell'eroica capacità del fa– scismo italiano di resistere da solo a cinquantadue nazioni, infiammarono l'immaginazione del popolo italiano, sicché molti giovani, la cui fede nel fascismo si era affievolita, tornarono all'ovile con rinnovate speranze e aspettative. Questo fu il periodo in cui parve che il fascismo avesse final– mente conquistato il popolo, italiano. Ma si trattò soltanto di un breve interludio, subito seguito dalla rivelazione di quello che l'Italia aveva vera– mente guadagnato in Etiopia, e poi dalla spedizione in Spagna nella quale le legioni fasciste trovarono per la prima volta, sul campo di battaglia di Guadalajara, altri italiani che combattevano contro dii loro e che li scon– fissero. Se queste disillusioni non fossero state sufficienti, l'improvvisa invasione dell'Austria da parte di Hitler, nel marzo del 1938, che causò tanta amarezza e tanto disappunto negli italiani, fece vedere chiaramente anche a coloro che volevano tenere chiusi gli occhi, che il fascismo portava l'Italia verso l'abisso. Questo avvenimento segnò una svol- 313 Biblioteca Gino Bianco

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