Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia ' col suo vicino senza averne sospetto. Eppure i fascisti non si sentono sicuri di quello che potrà riservare loro il futuro. Vivono sempre in stato d'allarme. Vanno sempre voci– ferando della loro forza e della loro invincibilità come un uomo che si trova in una foresta di notte e che fischia per farsi coraggio. Hanno vinto tutte le loro battaglie_ ma non sono sicuri di vincere la guerra. Si sentono assediati da una forza misteriosa che, soffocata da una parte, rispunta dall'altra, la forza delle idee che hanno piedi invisibili · coi quali vanno lontano e mani invisibili che afferrano le anime degli uomini e le innalzano d'un tratto. Queste forze invincibili lavorano contro Mussolini. La tragedia della gioventu italiana non è di essere fascista; in realtà molti di essi sono fascisti soltanto in senso negativo, nel senso cioè che c;lifettano di convinzione e di fanatismo fascista e si adattano esterior– mente alle formalità fasciste dalle quali dipende la loro esistenza allo stesso modo come certi italiani, che sono cattolici soltanto perché furono bat– tezzati, si conformano esteriormente a quelle pratiche religiose che sono richieste dalla società, pur restando liberi pensatori e anticlericali. Nelle scuole pubbliche prefasciste non veniva impartita alcuna istru– zione religiosa, salvoché nelle scuole elementari, ove, se i genitori lo richie– devano, era data la possibilità di ottenere questa istruzione presso la scuola. Bisogna aggiungere che pochissime famiglie richiedevano questo tipo di istruzione. Quando, all'inizio del regime fascista, Mussolini mani– festò la sua intenzione di diventare "l'uomo della Provvidenza,, di Pio XI, l'istruzione religiosa obbligatoria fu introdotta nelle scuole elementari ma non in quelle secondarie, né nelle Università e negli altri istituti superiori. Pio XI giof pensando che l'istruzione religiosa nelle scuole pubbliche avrebbe salvato la fede della gioventu italiana. In seguito, quando venne instaurato il sistema totalitario fascista di educazione e Pio XI perse la sua battaglia con Mussolini per quanto riguarda la parte che la Chiesa avrebbe dovuto avere in questo sistema, l'istruzione religiosa fu regolata tanto nelle scuole elementari quanto in quelle secondarie dagli accordi sottoscritti da ambo le parti nel Concordato. Il Papa sperava che questa istruzione religiosa sa– rebbe servita come antidoto contro le dottrine estremiste fasciste alle qua– li la Chiesa si opponeva. Ma Pio XI non avrebbe dovuto ignorare che nel programma redatto nel 1923 per le scuole dal filosofo Gentile, allo– ra rmmstro fascista dell'Educazione, era stato fatto posto all'istruzio– ne religiosa non perché le fosse riconosciuto alcun valore intrinseco, ma soltanto perché avrebbe "completato e coronato,, l'intero sistema educativo, basato su principt. strettamente nazionalistici. Secondo Genti– le il cattolicesimo, come la religione tradizionale del popolo italiano, , è parte integrante della struttura nazionale e deve essere mantenuto come strumento di coesione nazionale e fascista anche se, secondo le idee di Gentile, la dottrina cattolica è soltanto un mito e, 1 come tale, non ha alcun reale valore spirituale o morale nella vita umana. Sfrondata dal suo gergo filosofico, l'idea di Gentile non era niente di piu della vecchia massima che la ·religione ·è utile per i poveri di. spirito e quindi per le masse, dal momento che serve per tenerle piu facilmente soggette ai loro padroni. Da questo punto di vista la giustificazione_ 311 Biblioteca Gino Bianco

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