Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

1A sorte dell'Italia generazione, sia da quelli che sono rimasti a sopportare la tirannia fascista, che da quelli che sono andati in esilio. Ma essi devono cercare di comprendere la nuova generazione, essere umili, simpatizzare con essa, esse– re pazienti altruisti e pr~nti ad affrontare difficoltà e delusioni. 2. ù nuova generazione La dittatura fascista ha vent'anni Durante questi venti anni è cre– sciuta una nuova generazione con i metodi di educazione fascisti. I bam– bini sono stati irreggimentati con cura dall'età di sei o sette anni fino al giorno in cui avevano raggiunto l'età per poter essere arruolati nella milizia o in qualche altra organizzazione fascista. Durante questi anni formativi le loro teste furono infarcite di principi come quello che là forza crea il diritto, che "Mussolini ha sempre ragione" e che è loro dovere "credere, obbedire, combattere." · Lo Stato totalitario fascista ha fatto in modo che nella 1oro mente non potesse neppure restare il ricordo dei vecchi partiti. Venne loro raccon– tato senza interruzione che la democrazia prefascista era corrotta e che gli uomini che governavano l'Italia in quel regime erano tutti, senza ecce– zione, delinquenti, truffatori, idioti, vigliacchi e anche peggio. Eppure sarà la nuova generazione, cresciuta in clima fascista - uomini che oggi hanno dai venti a.i quaranta anni - quella che dovrà sopportare il peso maggiore della ricostruzione dell'Italia. Fino a che punto l"' educa– zione" fascista è riuscita a corrompere la gioventu italiana? Quanto profon– damente è penetrato il fascismo nelle menti e nei cuori di questi giovani? Gli avvenimenti di questi ultimi anni hanno scosso la loro fede nel fascismo e nel duce? Una risposta chiara e precisa a queste domande sarebbe preziosa per preparare i piani di ricostruzione dell'Italia del dopoguerra. Disgraziatamen– te, la natura del problema da una parte, e dall'altra il fatto che nei re– gimi dittatoriali ciascuno deve tener nascosto il proprio pensiero, ci co– stringono a fondarci solo sulle ragionevoli deduzioni che possiamo trarre dai fatti attinenti alla nostra questione. I vari libri, fin troppo numerosi, pubblicati recentemente in ·America dai giornalisti che sono tornati dall'Italia, ci dicono poco· o nulla su questo argomento. A parte alcune generalizzazioni di dubbio valore, que- 1 sti osservatori americani, che descrivono con tanta cura i cocktails offerti dai gerarchi fascisti, danno l'impressione di essersi lasciata sfuggire l'occasio– ne di saggiare le reazioni degli studenti, e dei giovan'i in generale, al si– stema di vita fascista e agli avvenimenti piu recenti della storia fascista. Un'utile fonte di informazioni è · stata costituita da quelle dieci– ne di giovani italiani i quali, in seguito alle leggi razzistiche, hanno potuto lasciare l'Italia e hanno trovato rifugio in Inghilterra e in America. I loro racconti, sebbene diversi nei particolari, furono quasi sempre otdmi~ 307 23 E:,,..., Jteca Gino ·sianco

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