Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia seguire la direzione del vento che spira in Vaticano ogni qual volta deve prendere una decisione importante, manca delle qualifiche essenziali allo svolgimento delle funzioni dei partiti in regime democratico. L'esistenza del Partito Popolare dipendeva dal benevolo atteggiamento della gerar– chia ecclesiastica e del Vaticano. Nello stesso tempo, la gerarchia eccle– siastica e il Vaticano negavano di _averequalsiasi influenza sulla sua poli– tica e attività come pure qualsiasi responsabilità per le sue decisioni. Nes- ' sun partito poteva in simili condizioni sopravvivere ad una seria crisi po– litica. Lo stesso accadde in altri paesi: in Germania con Monsignor Gaas, in Austria con Monsignor Seipel, in Slovacchia con Padre Tiso e in Ju– goslavia con Padre Korosech. In tutti questi casi il partito cattolico falH e il suo capo passò àl nemico; don Sturzo fu l'unico a non tradire. Fare rinascere il vecchio Partito Popolare nell'Italia del dopoguerra, I con gli stessi elementi e la stessa situazione equivoca per ciò I che riguarda la sua autonomia, sarebbe un disastro non minore del far rinascere gli altri vecchi partiti politjci. Nell'Italia del dopoguerra un par– tito che voglia adottare il programma progressivo del defunto Partito Po– polare avrà speranza di successo soltanto se sarà organizzato al di fuori , e indipendentemente dal clero. Inoltre, esso dovrà essere pronto ad op– porsi in qualsiasi momento ad ogni politica contraria ai principi e alle esigenze pratiche di un regime democratico progressista, anche se una tale politica fosse richiesta dalla gerarchia cattolica. V'è un'altra alternativa: quella di formare un partito schiettamente clericale con l'appoggio dichia– rato della gerarchia e del Vaticano, i quali dovrebbero assumersi senza equi– voci la responsabilità della sua politica. Bisogna anche menzionare, sia pur brevemente, un altro piccolo partito che visse ai margini della vita politica italiana: il Partito Repub– blicano. Mazzini e Garibaldi erano repubblicani. Vi fu un momento, alla fine del 1848 e all'inizio del 1849, in cui parve che l'unità nazionale italiana potesse essere conseguita con una Costituzione repubblicana. La maggior parte dei ministri e dei Presidenti del Consiglio in Italia fra il 1876 e n· 1891, furono dei repubblicani convertiti, che avevano accettato Casa Savoia come un mezzo utile per raggiungere l'unità nazionale e isti– tuire le libere istituzioni, ma non come rappresentante di un legittimismo di tipo dispotico e tradizionalistico. Un Partito Repubblicano continuò a ·_vivere anche dopo che la maggior parte dei suoi membri passarono ..nelle file dei monarchici. Il suo seguito elettorale si trova in Romagna, nelle , antiche province pontificie, dove le idee di Mazzini avevano messo radici ed erano sopravvissute fino ai giorni nostri. Il Partito Repubblicano eleggeva un piccolo numero di deputati al Parlamento. L'esistenza di questo gruppo fu un simbolo della vitalità degli ideali e della tradizione mazziniana fra gli italiani. Noi speriamo che questo ideale si traduca in realtà colla formazione di una repubblica italiana. Se questo dovesse verificarsi e la maggioranza degli italiani dovesse diventare repubblicana, allora la .missione di questo piccolo partito e della sua organizzazione prefascista sarebbe 305 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=