Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America come il Presidente Roosevelt si spiega solo supponendo che egli parta dalla premessa che nei paesi latini d'Europa - ritenuti cattolici per defi– nizione - il Vaticano abbia un potere immenso, ed una influenza illi– mitata sulle popolazioni. Forse Roosevelt crede che in quei paesi l'epi– scopato e il basso clero cattolico, ove siano mobilitati da un ordine pro– veniente dal Vaticano, siano a loro volta capaci di mobilitare le masse e guidarle dovunque essi vogliono come fanno, per esempio, nel Ca– nadà francese. Questa è una pericolosa illusione, risultante dalla scarsa sua familiarità con l'intera storia, e specie con la storia moderna di quei paesi. Per dissipare una simile illusione basta considerare che in Spagna la Chiesa cattolica fu separata dallo Stato dal regime repubblicano, e poté riconquistare la sua posizione ufficiale soltanto dopo piu di tre anni di san– guinosa guerra civile, vinta da una minoranza di ribelli, sostenuti da eser- - citi stranieri. Nonostante le benedizioni ufficiali e le lodi profuse dal Papa fin da principio ai ribelli, il popolo spagnolo s1 batté con tutte le sue forze. In Francia, dove la separazione della Chiesa dallo Stato esisteva già, la Chiesa poté riacquistare una posizione di privilegio soltanto dopo la disastrosa- disfatta militare che pose la nazione sotto il controllo tedesco e portò al potere un simulacro di governo capeggiato da un vecchio gene– rale, il quale si rivelò un semplice fantoccio reazionario nelle mani di Quisling senza scrupoli. Il Vaticano benedf Pétain e annunciò che il suo "egime segnava il principio di una "rinascita spirituale" della Francia. Gli Avvenimenti hanno dimostrato che cosa si debba pensare di Pétain e del suo regime. In Italia il Vaticano cercò per oltre sessanta anni di minare l'indipendenza nazionale e l'unità politica del paese e di rovesciare il re– gime liberale, vietando ai cattolici di votare nelle elezioni politiche e di partecipare al governo del paese. Nelle allocuzioni dei pontefici i depu– tati ed i ministri incorsero esplicitamente nella scomunica. Nessuno po– trà sostenere che i cattolici italiani - vale a dire la quasi totalità della popolazione - prestasse molta attenzione alle proteste ed alle lamentele dei Papi. Per strappare un concordato all'Italia cattolica, il Vaticano dové attendere l'avvento di una dittatura, · basata su quelli che il Papa stesso considerava come princip1 "pagani," ben disposta a trattare al solo scopo di "fascistizzare" la Chiesa. Il popolo italiano non ebbe alcuna parte in questi accordi tra il Vaticano ed il regime fascista. Gli uomini politici americani dimenticano che nei paesi latini esiste una forte tradizione di anticlericalismo, e che questa è una delle caratteri– stiche politiche di quasi tutta la storia italiana. Tale tradizione rappre– senta la reazione del popolo contro le pretese del clero in generale, e del papato in particolare, di controllare la vita politica italiana. I cittadini dei comuni medievali italiani, che costruirono le magni.fiche cattedrali dis– seminate nelle città e nei villaggi italiani, monumenti della loro fede e 296 BibliotecaGino Bianco

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