Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

.. L'Italia t1ista dall'America Comprese forse Mussolini la sorte che lo attendeva? Trovandosi senza speranza sotto il tallone nazista, Mussolini continuò ad inviare al massacro per la Germania la gioventu italiana. Dopo tutto, la guerra non era ancora finita, e vi era ancora una qualche lieve probabilità che, ove la resistenza tedesca si fosse potuta prolungare ancora per diversi anni, una pace di compromesso potesse essere ottenuta, ad onta di tutte le dichiarazioni in contrario. D'altra parte, Mussolini sapeva benissimo che il crollo della Germania avrebbe significato la propria fine. Era naturale che cominciasse a fare piani per salvare la vita e i beni della sua famiglia. Dati i rapporti esistenti tra il Vaticano e Washington, l'ambasciata pres– so la Santa Sede era divenuta una posizione chiave per ogni operazione di salvataggio. Il Vaticano poteva sempre diventare un conveniente, sia pur provvisorio, rifugio per Mussolini e la sua famiglia, quando fosse giunto il momento in cui ogni altra via di scampo gli fosse stata preclusa. Per- • ciò l'ambasciata presso il Vaticano doveva essere affidata ad uno della sua famiglia. Chi meglio di Ciano avrebbe potuto rivelare all'arcivescovo Spellman le preoccupazioni del Duce, e comunicare a Mussolini ed al Re i piani del Vaticano? È presumibile che tali piani, da lungo tempo pre– parati di concerto tra il Vaticano ed il nostro· Dipartimento di Stato, abbiano· preso. forma piu concreta in questo ultimo periodo in cui gli eserciti inglese ed americano si stanno avvicinando all'Italia in seguito alla campagna d'Africa. Uno dei problemi piu importanti è la scelta di un uomo da porre alla testa del nuovo regime. Riuscita infruttuosa la ricerca di un D:arlan italiano, e passati in rassegna tutti i fascisti di primo piano, uomini po– litici, diplomatici, generali e anche mummie di primi ministri del regime prefascista, sembra che la scelta sia finalmente caduta su Dino Grandi, ex ambasciatore fascista in Inghilterra. Nello stesso momento in cui Ciano era inviato al Vaticano, Grandi veniva rimosso dalla carica di ministro della Giustizia, e pertanto cessava di avere qualsiasi responsabilità nel governo fascista. I giornali americani che avevano sempre presentato Grandi come "un anglofilo dichiarato,, - benché niente lo abbia ~imostrato e vi siano anzi prove del contrario - interpretarono l'allontanamento di Grandi dal ministero corrie segno di uno sfasciarsi delle alte gerarchie fasciste, e dell'esistenza di una opposizione aperta a Mussolini, capeggiata da Grandi. Ma qualche giorno dopo l'arrivo dell'arcivescovo Spellman in Vati– cano, dove, secondo ci informarono i giornali, questi ebbe lunghi colloqui con diversi m~mbri del corpo diplomatico accreditati presso la Santa Se– de, venne diramato a Roma il 25 marzo 1943 un comunicato- ufficiale annunciante che il Re aveva conferito a Grandi il collare dell'Annunziata. Questa è la piu alta decorazione italiana riservata alle persone di sangue reale e agli uomini di Stato che hanno reso straordinari servigi al Regno, come, per esempio, l'acquisto di nuovi territori. Colui che porta il collare dell'Ordine dell'Annunziata diventa "cugino del Re" ed ha la precedenza su tutti gli altri dignitari a Corte. Naturalmente i giornali americani sco- 292 BibliotecaGino Bianco •'

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