Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America rato una "immensa consolazione," "come difensori della fede." Recente– mente, il 20 giugno 1942, lo stesso Serrano Suiier fece di nuovo visita al Papa "dal quale ricevé la Grande Croce dell'Ordine di Pio IX con una benedizione per la Spagna e per il generale Franco, benemerito de la causa de Di'os y de la Iglesia" (Bulletin of Spanish Studies, Istituto di Studi Spagnoli, Liverpool, gennaio 1943). Si può anche supporre che la dittatura di Franco in Spagna rappre– senti solo un periodo di transizione che terminerà qualche tempo dopo la .fine della guerra con la restaurazione della monarchia cattolica. Sembre– rebbe che il nostro Dipartimento di Stato condivida in pieno le vedute del Papa sulla Spagna, e che il nostro governo sia deciso ad impedire che si dia qualsiasi fastidio a Franco, sia ora, sia quando la guerra sarà ter– minata. Ci si dice che oggi delle ragioni strategiche giustificano tale po– litica. Come capo di uno "Stato cristiano modello," Franco si prende la soddisfazione di sbeffeggiare, quando se ne presenta l'occasione, questi Stati Uniti "pagani." Egli ci getta continuamente in faccia il fatto che egli è un dittatore totalitario, e che la sua causa è quella dei suoi ami– ci, Hitler e Mussolini, ai quali ·deve tanto. Due settimane dopo che il nostro ambasciatore presso Franco, Carlton J. H. Hayes, aveva informato il mondo, in un discorso pubblico a Barcellona, che gli Stati Uniti sta– vano inviando grandi quantità di merci di valore in Spagna, il Caudillo disse vantandosi in un discorso alle Cortes: "Quando gli echi della gran– de lotta saranno spenti, il mondo sarà stupito nel constatare che, ad onta della grande catastrofe scatenata dai rossi, la Spagna sia riuscita nell'o– pera di ricostruzione, senza alcun aiuto esterno" (Time, 29 marzo 1943, p. 25). Contemporaneamente, l'ambasciatore spagnolo a Washington, De Car– denas, presentò una protesta al Dipartimento di Stato a proposito della pubblicazione in America del libro di T. J. Hamilton Appeasement's child: The Franco Regime in Spain 15 in cui l'autore, che aveva trascorso tre anni in Spagna come corrispondente del New York Times, fornisce una de– scrizione documentata degli orrori, della confusione e della miseria di quel paese sotto il dominio del Caudillo. Per placare Franco inviammo recente– mente il buon arcivescovo di New York, il quale, come egli stesso ebbe a dire ai soldati americani nel Nord Africa (New York Times, 15 marzo 1943), rassicurò i due dittatori cristiani modello della Spagna e del Por– togallo, che "noi ci siamo impegnati a rispettare l'integrità territoriale della Spagna e del Portogallo." E dato che noi non abbiamo mai minacciato "l'integrità territoriale" di questi paesi, questa assicurazione non ha al– cun valore, a meno che non la si intenda nel senso che non verrà mo– lestata la integrità del loro regime dittatoriale. 15 Il libro di T. J. HAMI.LTON, Appeasement's Child: The Franco Regime in- Spain, fu pub– blicato a Londra nel 1943 presso l'editore Gollancz. · 286 BibliotecaGino Bianco

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