Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America sterna americano di libertà religiosa, vincolati come sono allo spinto essen– zialmente intollerante della teologia cattolica, non possono ammettere che una simile libertà debba essere concessa a tutti gli altri organismi reli– giosi. E perciò, mentre elogiano la democrazia americana perché la loro chiesa ha prosperato sotto un regime di libert~, considerano al tempo stes– so tale sistema corne erroneo e conducente inevitabilmente al disastro. Il reverendo Joseph Cody dell'Università cattolica d'America, diretto– re della Catholic Historical Review, in un suo saggio pubblicato in Ita– lia nel 1939, che fa parte di un grosso volume sulla Chiesa e lo Stato, edito dall'Università Cattolica di Milano, scrive: La forma di governo americana, per quanto attiene alla religione, non è il modello desiderabile per uno Stato cristiano fp. 531J... La separazione della Chiesa dallo Stato in America ha avuto per effetto il distacco di un gran numero di persone dalla pratica di ogni credenza religiosa... Cos( sta venendo su una generazione di neo-pagani ai quali un bel giorno verranno affidati i destini della nazione ... La Chiesa considera l'adesione del protestantesimo alla screditata formula della separazione della Chiesa dallo Stato né piu né meno che come il ritorno dell'America al paganesimo [p. 533]. "La formula screditata della separazione della: Chiesa dallo Stato" è oggi una- frase corrente tra i cattolici americani, e fu usata anche dal pa– triottico arcivescovo Spellman in una risposta da lui data alle critiche fatte alla nomina di Taylor come ambasciatore presidenziale presso il Va– ticano. A dire il vero, la Santa Sede, piu indulgente dei suoi teologi, non considera sfavorevolmente gli Stati Uniti, malgrado essi siano una demo– crazia moderna. Come l'attuale Papa ebbe ad osservare una volta, in que– sto nostro paese non vi è una reale separazione della Chiesa dallo Stato, ma solo una "benevola neutralità" dello Stato verso la Chiesa. Nei nostri tempi, secondo l'opinione dei cattolici, lo "Stato cristiano modello" che padre Cody considera l'ideale di ogni nazione cristiana, è realizzato quasi pienamente dal regime dittatoriale di Salazar in Portogal– lo, che a piu riprese F stato presentato dall'Osservatore Romano come tale che soddisfa tutte le esigenze cattoliche. Subito dopo, il regime di Fran– co in Spagna rappresenta un governo modello. È logico ritenere che il Va– ticano combatterà .fino all'ultimo non solo per conservare immutati questi due regimi e soprattutto la ditta'tura di Franco, che fu istituita a un cosf caro prezzo, ma per ottenere regimi simili anche in tutti gli altri pae"sicosiddetti cattolici. La vera storia della ribellione militare spagnola deve essere ancora scritta, e solo allora risulterà chiaro su chi deve ricadere la principale col– pa dei tre anni di guerra civile. Fin dai primi giorni di tale rivolta il Papa Pio XI benedf i ribelli che stavano "difendendo i diritti di Dio e della religione." Ma sembrò che il Papa nutrisse qualche dubbio sulla buona fede di questi "crociati," che Dio aveva scelto per difendere i suoi di– ritti, giacché sentf il bisogno di avvertire che "intenzioni meno pure, inte– ressi egoistici e passioni di parte potevano facilmente entrarvi, oscurando 284 BibliotecaGino Bianco ,.

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