Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia Durante il periodo successivo, e fino al settembre 1942, il Vaticano rimase in silenzio. Sembrò che il Papa avesse ormai detto tutto quello che aveva da dire. Ma il 17 settembre il Segretario di Stato_ Cordell Hul1 13 annunciò che Myron Taylor aveva ripreso la sua missione in Vaticano ed era in viaggio per Roma munito di un salvacondotto concessogli dal go– verno fascista. Secondo informazioni provenienti dai circoli vaticani e fornite a corrispondenti americani a Berna, scopo del Taylor era di "espor– re personalmente quel che gli Stati Uniti si propongono di fare, come gli Stati Uniti si propongono di farlo, e che cosa questo paese spera di conseguire ,per garantire la pace nel mondo una volta che la vittoria sia stata ottenuta. ,, Delle consultazioni periodiche tra la Casa Bianca e il Vaticano con– tinueranno senza dubbio durante la guerra, specialmente attraverso membri della gerarchia cattolica, come l'arcivescovo Spellman, ai quali il governo fascista non può rifiutare un salvacondotto per compiere il loro dovere di fare periodiche visite al Papa. Le relazioni amichevoli fra gli Stati Uniti e il Vaticano circa la riorganizzazione dell'Europa nel dopoguerra saranno aggiornate. È ~aturale che una simile armonia sia specialmente ricercata nei riguardi del problema italiano, poiché la Santa Sede considera questo come il problema principale, in quanto tocca pi~ da vicino i suoi interessi ecclesiastici e politici. Mentre il Vaticano seguiva la sua altalena di un colpo al cerchio ed uno alla botte, la stampa americana fece in generale del suo meglio per persuadere il pubblico americano che il Vaticano è contrario ai dittatori e favorevole alle democrazie. L'idea che "il Papa è con noi" è stata mar– tellata tutti i giorni nelle nostre teste. Perciò ci è stata inculcata l'idea che dovremO' seguire i suggerimenti del Papa e le direttive papali quando sarà giunto il momento di fare una pace giusta e durevole. Viceversa il Papa ha fatto del suo meglio per dirci francamente che non è né con noi né contro di noi, che non ha preferenze circa il nuovo ordine che deve essere instaurato in Europa o circa coloro che lo instaureranno, siano essi italiani, tedeschi, inglesi o americani. Quello che soltanto gli sta veramente a cuore è che il nuovo ordine riconosca le pretese della Chie– sa. Pio XII ha dispensato contemporaneamente lodi e benedizioni alla dit– tatura di Franco perché essa rappresenta "un trionfo della religione e dello spirito"; al regime fascista di Mussolini perché ha "ristabilito relazioni ami– chevoli fra la Chiesa e lo Stato"; ed al Signor. Roosevelt, Presidente , di una repubblica democratica, perché "condivide le nostre idee per quanto riguarda le clausole della pace." Per quanto questa non sia una questione nella quale il Papa pretenda di essere infallibile, nessuno vorrebbe mettere in dubbio le dichiarazioni èlel Papa, che il Presidente Roosevelt condivide il punto di vista del 13 Cordell Hull fu ministro degli esteri di Roosevelt dal 1933 al 1944, quando si dimise per ragioni di salute. Fu zelante fautore di trattati di commercio coi paesi esteri e di una riduzione delle tariffe doganali. 279 Biblioteca Gino Bianco

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