Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia il vostro denaro, le vostre navi, i vostri carri armati, vogliamo le vostre munizioni, e ci aspettiamo che versiate anche il vostro sangue se sarà ne– cessario. Ma non vi permetteremo di dire una sola parola in difesa di quella libertà per la quale farete questi sacrifici." In conclusione i gesuiti proposero che gli aiuti alla Russia fossero condizionati dall'ac– cettazione da parte sovietica della richiesta americana della libertà "religiosa. Queste richieste furono sostenute dalla maggior parte degli esponenti della stampa cattolica, furono ufficialmente fatte proprie dai "Cavalieri di Colombo" e furono appoggiate anche dai rappresentanti di alcuni gruppi protestanti. È difficile pensare che tutta questa gente non si rendesse conto che coloro che traevano il maggiore vantaggio dalla ostinata resi– stenza russa alle armate tedesche erano proprio i paesi democratici, e che negare l'assistenza ai sovietici sotto il pretesto di divergenze religiose avreb– be avuto il duplice e fatale risultato di aiutare i .nazisti a vincere, e di rafforzare la convinzione dei sovietici che la religione è il loro nemico numero uno. Uomini quali padre Walsh sapevano pure che in un mondo dominato dalla Germania nazista la religione avrebbe avuto una vita ancora piu precaria che nella Russia sovietica, la quale almeno riconosce la li– bertà di religione come un diritto dell'uomo, anche se - per ragioni che non possiamo qui esporre, ma delle quali le chiese sono in parte respon– sabili - il principio della libertà religiosa non ha avuto in Russia piena attuazione. Il fanatismo è sempre cieco, per quanto progrediti siano una religione o un sistema di governo. Non sembra che il Vaticano abbia fatto alcun passo per porre fine ai disaccordi ed alle controversie che divamparono fra i cattolici americani a proposito della questione russa. La campagna contro gli aiuti alla Russia continuò senza diminuire di intensità, nonostante le denunce di uomini come il vescovo Hurley, anzi divenne ancora piu violenta. Padre Gil– lis, direttore di T he Catholic World, parlando dalla stessa tribuna col se– natore Wheeler 12 in una riunione a Springfield nel Massachusetts, il 23 ot– tobre 1941, definf Stalin come "assassino, ateo, bastardo e sadico." Alcuni si arresero all'evidenza che era nel nostro interesse dare aiu– ti alla Russia, ma lo fecero con malagrazia e mescolandovi affermazioni ingiuriose contro la Russia, come fece monsignor Sheen, il quale disse .in un messaggio del 18 ottobre: "Noi dobbiamo aiutare la Russia material– mente. lo non credo sia un male accettare aiuti da un gangster quando si sia attaccati da un altro gangster." II 3 dicembre 1941, quattro giorni , prima di Pearl Harbour, l'arcivescovo Curley di Baltimora e di Wa– shington, in un'intervista concessa al Baltimore New Post, osservò che "piu di un cane ha addentato la mano che lo nutriva," et poi aggiunse: Io non sarei affatto sorpreso di vedere Hitler e Stalin mettersi ancora d'accordo, no– nostante quanto è avvenuto tra la Germania e la Russia negli ultimi sei mesi. Noi degli 12 Il senatore Burton K. Wheeler iniziò la sua carriera politica come progressista, ma di– venne poi avversario del Presidente Roosevelt ed uno dei corifei dell'isolazionismo. 277 Biblioteca Gino Bianco

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