Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La, sorte dell'Italia Posso aggiungere, con franca critica diretta contro akuni settimanali e nv1ste cat– toliche americane, che noi cattolici sbaglieremmo se ci affidassimo per l'opera di risana– mento nazionale a medici la cui sola prerogativa è la maestria nell'acidità delle loro invettive. È curioso rilevare che questi uomini, i quali vorrebbero che dedicassimo tutte le nostre energie a combattere ·il comunismo, stanno ora in realtà seguendo, le direttive del partito di Mosca. Queste direttive, dettate da Berlino, sono: confondete gli americani, minate il loro morale, e non dovremo preoccuparci delle loro fabbriche di esplosivi e della loro produzione di massa. Mi dispiace profondamente di dover dire che dei buoni americani, tra i quali vi sono anche dei pubblicisti cattolici, stanno ora eseguendo questa direttiva del partito di Berlino. (Discorso all'Assemblea dello Stato della Florida del Consiglio nazionale delle donne cattoliche, 30 aprile 1941.) Le file dell'esercito isolazionista furono sconvolte quando scoppiò la bomba dell'invasione tedesca della Russia. Dall'oggi al domani i comunisti diventarono degli ardenti "guerrafondai." I cattolici rimasero in campo, piu decisi che mai ad avversare ogni collaborazione con la Rus– sia sovietica. Il presidente Roosevelt, che aveva resistito con successo ad altre pressioni isolazioniste, ed era già d'acco~do con la politica britannica di dare aiuti alla Russia, non poteva rimanere indifferente dinanzi all'im– perversarè della campagna propagandistica cattolica, in cui vescovi, gesuiti e politicanti si erano assunti la parte principale, dando l'impressione che il loro movimento fosse autorizzato dalle superiori autorità ecclesiastiche. Fu inviato di nuovo a Roma Myron Taylor che vi giunse il 9 set– tembre, dopo una breve sosta a Barcellona per un colloquio con l'ammira– glio Leahy, venuto a incontrarlo da Vichy. 1 ° Come al solito, i giornali pubbli– carono delle indiscrezioni sugli scopi della missione di Taylor. Il corri– spondente da Roma del New York Times Herbert Matthews, rifer.( che, secondo "fonti vaticane," il Presidente Roosevelt aveva chiesto al Papa di dichiarare che la guerra contro il nazismo era una guerra giusta, e che la risposta del Papa "sembra essere stata un cortese rifiuto" (New York Times, 16 settembre 1940). Matthews aggiungeva che la risposta negativa del Papa era accompagnata da una triplice spiegazione: 1) in teoria non si poteva mai dire che una guerra fosse giusta e perciò il Vaticano non poteva prendere una tale posizione; 2) l'Inghilterra e gli Stati Uniti ave– vano dottrine, interesse e scopi politici loro propri, e cosf pure il Vati– cano; 3) sebbene tali dottrine, interessi e scopi politici fossero paralleli essi non erano completamente identici, e "il fatto che sono paralleli vuol . dire che non possono incontrarsi." Matthews smencl completamente la voce · secondo cui la missione di Taylor aveva lo scopo di tentare "di staccare , l'Italia dalla Germania." La voce piu diffusa fu che la missione di Taylor consistesse nel sollecitare l'intervento del Vaticano per un nuovo tentativo di ristabilire la pace. Il Chicago Tt"mes riassunse questol punto di vista col titolo: "È Myron C. Taylor il nostro angelo della pace?" È, difficile che il Presidente Roosevelt abbia chiesto al Papa di di- 10 L'ammiraglio Leahy fu nominato nel novembre 1940 ambasciatore americano presso il governo di Vichy, e nell'aprile 1942 consigliere militare del Presidente Roosevelt. .275 21 ....,. oteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=