Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America soltanto come un italiano trascinato dal sentimento e dal patriottismo? In ogni modo, fu difficile non ricevere l'impressione che la "causa" del– l'Italia fascista fosse molto piu vicina al suo cuore della finzione della sua neutralità. Né Benedetto XV durante la prima guerra mondiale, né Pio XI durante la guerra etiopica ricevettero in udienze pubbliche o private in Vaticano soldati in uniforme dei paesi belligeranti. Questa fu un'innovazione introdotta da Pio XII ad eslusivo beneficio dei soldati fascisti e nazisti che erano i soli a potere arrivare a Roma. Di importanza anche maggiore fu l'atteggiamento assunto dal Vati– cano nei confronti del regno di Croazia di recente creazione. La corona di Croazia fu offerta a re Vittorio Emanuele, il quale, avei:do già parecchie corone di poco conto sul suo capo, la passò a suo cugino il duca di Spoleto. Giunse a Roma una delegazione, guidata da quello stesso Ante Pavelich che cinque anni prima era stato condannato a morte in contumacia da un tribunale francese come istigatore dell'assassinio di re Alessandro di Serbia, e che era diventato ora il Quisling della Croazia. Quivi, il 18 maggio 1941, ebbe luogo la cerimonia dell'accettazione della corona da parte del nuovo sovrano. Il piano di staccare la Croazia cattolica dalla Serbia ortodossa non poteva dispiacere al Vaticano, e in considerazione dell'affetto_ che il Papa aveva dimostrato per la Casa Savoia, la scelta del duca di Spoleto come re di . Croazia non poteva non incontrare la sua approvazione. D'altro lato, accordare un pieno riconoscimento ufficiale al nuovo Stato fantoccio dell'Asse, sarebbe stato considerato giustamente dai nemici dell'Italia e della Germania come una violazione della neutralità pontificia. Il problema fu risolto dal Vaticano con uno di quei compromessi in cui sono mescolate assieme l'ipocrisia diploma– tica, la piu cavillosa casistica e le piu sottili riserve mentali. Il duca di Spoleto fu ricevuto dal Papa il giorno prima della ce– rimonia (e quindi prima che fosse divenuto ufficialmente re di Croazia) e Ante P~velich, suo primo ministro, e la delegazione croata al com– pleto, furono ricevuti "individualmente come cattolici" lo stesso giorno in cui ebbe luogo la cerimonia della proclamazione del regno di Croazia. Sfortunatamente, l'Osservatore Romano aveva dichiarato, poche righe pri– ma, che Pavelich non aveva visitato il Papa da solo, come un "semplice cattolico" ma si era fatto accompagnare da uno stenografo, che evidente– mente aveva registrato l'intervista, e dopo la sua conversazione privata con il· Pontefice alla presenza dello stenografo, gli aveva presentato, secondo il cerimoniale delle visite ufficiali, l'intera delegazione croata. Frattanto, all'inizio del 1941, si erano verificati alcuni lievi mutamenti sui fronti della guerra. L'Inghilterra non era crollata, e gli aiuti degli Stati Uniti, che avevano deciso un imponente programma di preparativi mili– tari, stavano diventando sempre piu efficaci. La prospettiva di una prossima pace imposta dalla Germania non appariva piu cos1 sicura com'era stata pochi mesi prima, mentre sembrava piu probabile la prospettiva di una lunga guerra di logoramento. Poi, i grandi successi tedeschi nei Balcani, 272 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=