Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La, sorte dell'Italia si svolgeva nell'inverno del 1939 sul fronte occidentale sembrava incorag– giare le probabilità di una tale pace. Il programma in cinque punti contenuto nel messaggio papale del dicembre 1939 favoriva l'indipendenza delle piccole nazioni, il disarmo, un'organizzazione capace di assicurare la pace e la giustizia, il rispetto per le minoranze etniche ed un ritorno ai princi~ di amore e giustizia sociale, contenuti nel "discorso della Montagna." Il 24 dicembre fu anche la data della lettera del presidente Roosevelt al Papa annunciante l'istitu– zione della sua missione diplomatica presso il Vaticano. Hitler che stava allora preparando la sua grande offensiva nell'Europa occidentale, e non desiderava in quel momento un conflitto aperto con il Vaticano, perché avrebbe potuto causare malumori fra i cattolici tedeschi, inviò in missione a Roma il suo ministro degli esteri Ribbentrop per te– nersi buono il Papa. Secondo informazioni provenienti dai circoli vati– cani e trasmesse dai corrispondenti americani, Ribbentrop rassicurò il Papa nel senso che la politica della Germania verso la Russia non era cambiata. Egli giunse persino ad affermare che "il Reich era disposto ad unirsi al Papa in una crociata contro il bolscevismo" (New York Times, marzo 1940). Senza dubbio dette anche assicurazione circa la questione polac– ca. La radio vaticana smise allora le sue trasmissioni antitedesche. Di H a poco, quando Hitler negò ad un rappresentante del Papa il permesso di visitare la Polonia, fu chiaro che il solo scopo di Ribbentrop era stato quello di guadagnare un po' di tempo. Il 3 aprile la radio vati– cana espresse il suo disappunto. "Le notizie da Vienna e da Berlino non sono tali da fare rinascere una speranza perduta" (New York Times, aprile 1940). Di conseguenza, le trasmissioni sulle atrocità in Polonia furono riprese. Poi cominciò la "guerra lampo," coll'invasione dell'Olanda e del Bel– gio. Pio XII non esitò ad inviare messaggi ai governanti di questi due paesi, nei quali diceva che stava pregando per il loro successo. Si fece allora avanti Mussolini che facendosi forte dell'articolo 24 del Trattato del Late– rano e minacciando severe rappresaglie impose silenzio al Papa. 6 Da allora in poi l'organo del Vaticano, l'Osservatore Romano, cessò di pubblicare informazioni politiche. Nello spazio di poche settimane la Francia gia– ceva prostrata, l'Inghilterra sembrava vicina alla sconfitta e l'Italia fasci– sta era entrata in guerra a fianco della Germania. La situazione era cam– biata ed il pendolo del Vaticano cominciò ad oscillare leggermente .nella direzione opposta. Di fronte all'approssimarsi di una vittoria tedesca che sembrava ormai cosa sicura, ora il compito del Papa consisteva nell'lusare tutto il peso di cui poteva disporre per influenzare le condizioni di pace che il vincitore avrebbe imposto all'Europa. Sia che i nazisti intraprendessero la crociata 6 L'art. 24 del Trattato del Laterano è quello sulla proclamata estraneità della Santa Sede alle controversie internazionali. 267 Biblioteca Gino ·Bianco ,,

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