Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America glio 1936, erano altrettanti sinistri presagi della nuova crisi che si av– vicinava. Quello che piu preoccupava il Vaticano era la piega degli av– venimenti nella Repubblica spagnola, donde il Papa ritenne che lo spettro del bolscevismo proiettasse la sua ombra sul Mediterraneo. È ora accertato che la ribellione dei militari fu preparata con la connivenza di Mussolini, la cui aviazione comparve sulla scena fin dai primi giorni della rivolta, e che il Papa non lesinò le sue benedizioni ai ribelli ed ai dittatori che s'erano assunti il compita. di procurare la sconfitta della Repubblica. Certo, Hitler e Mussolini non combatterono in Spagna per difendere la causa della Chiesa, o per compiacere il Papa; i loro fini erano lungi dall'essere religiosi. Tuttavia entrambi, e soprattutto Mussolini, si guada– gnarono la profonda gratitudine del Vaticano e del clero cattolico americano, che fu mobilitato per influenzare l'opinione pubblica in favore dei ribelli. Questa mobilitazione del clero americano aveva un ulteriore scopo. Era evi– dente che i repubblicani spagnoli potevano aspettarsi solo il peggio da par– te dei tories del governo, inglese. Le loro speral'!ze di ricevere aiuti da parte della Francia furono amaramente deluse; il governo francese, perpetuamen– te in crisi, nella politica internazionale seguiva la scia dell'Inghilterra. Solo dalla Russia sovietica il governo spagnolo poteva acquistare le armi e mu– nizioni indispensabili per schiaccare i ribelli ed i loro alleati. Ma la Russia era lontana, i ·mezzi di comunicazione difficili e le consegne insufficienti e rare. Esisteva, però, un altro mercato piu accessibile e meglio fornito, gli Stati Uniti d'America. Era perciò d'importanza vitale sia per il Vaticano, che per i dittatori, impedire l'apertura di questo mercato ai repubblicani spagnoli. E poiché né Hitler né Mussolini potevano esercitare in quel momento pressione su Wa– shington, né sollecitare direttamente l'appoggio del nostro Dipartimento di Stato, l'esecuzione di questo compito fu affidato al Vaticano. Avva– lendosi in pieno dell'influenza della Chiesa cattolica sulla politica ameri– cana, scatenando la campagna propagandistica piu rumorosa e priva di scrupoli nella stampa cattolica, dal pulpito, nelle scuole e, infine, come vedremo, rivolgendosi direttamente al Presidente Roosevelt, il Vaticano svol– se questo compito con maggior successo di quanto avesse forse sperato. Il Vaticano aveva accarezzato lungamente l'idea di stabilire relazioni ufficiali con il governo degli Stati Uniti. Sembrava un peccato che un paese tanto ricco e potente, dove la Chiesa cattolica ha un cosf largo se– guito, non dovesse avere relazioni diplomatiche col governo centrale della Chiesa. Ma il princ1p10 della separazione tra la Chiesa e lo Stato e, ancor piu, la tradizione antipapale ancora viva nella maggioranza protestante de– gli Stati Uniti, erano sempre apparsi come ostacoli insormontabili al sod– disfacimento del desiderio del Vaticano. Nell'autunno del 1936, indipen– dentemente dalla questione spagnola, vi erano altre importanti ragioni per– ché il Vaticano facesse un nuovo sforw per assicurarsi l'amicizia, la buo– na volontà e l'appoggio attivo del gove_rno degli Stati Uniti. 25:4 BibliotecaGino Bianco ..

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