Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia che la Chiesa non debba preoccuparsi che vi sia o meno un problema mo– rale alla base di una determinata forma di governo? Significa forse che in pratica la Chiesa debba rivolgersi indiscriminatamente a ciascuna forza politica esistente nel mondo dicendo: "Voi prendete il potere; e una volta che l'avrete raggiunto, non importa chi voi siate, come l'abbiate conquistato o che cosa facciate, noi verremo a patti con voi, purché siate d'accordo nel riconoscere e proteggere i diritti, le libertà e i privilegi della Chiesa cattolica" ? Don Luigi Sturzo, fondatore e leader del partito "popolare" cattolico, teologo eccellente ed ortodosso, nel suo articolo "Politique et theologie morale" pubblicato sulla Nouvelle Revue Théologique (Paris-septembre-oc– tobre 1938) rammenta ai moralisti cattolici la verità elementare, che, nella realtà concreta "non vi è forma senza contenuto," e, nel caso dei go– verni "è il contenuto quello che dà valore alla forma." Il contenuto, di necessità, non è soltanto politico, ma etico, e, come tale, esso influenza in un modo o nell'altro le coscienze e la condotta di coloro che sono governati. Perciò "non è sufficiente condannare i principi su cui poggia uno Stato moderno." Il punto essenziale da ricordare è "che uno dei do– veri piu assoluti della morale cristiana è quello di evitarè la collabora– zione col male." Il problema morale, che la Chiesa si trova a dovere af– frontare è precisamente quello di sapere se, trattando con un governo i cui principi sono condannati come pagani o anticristiani, con gli ac– cordi pratici che essa stringe con un simile governo, essa non venga ta– citamente a collaborare con il male. Questo problema, nota Don Sturzo, non sorge nel caso di governi che abbiano costituzioni liberali e democratiche: "in cui tutti i cittadini sono liberi di sostenere quel programma che essi giudicano migliore per il bene del paese, e di appartenere a qualsiasi partito che meglio si adatta alla loro mentalità." In tali regimi ogni individuo può collaborare alla ricerca del bene comune: ognuno è libero di sostenere la politica e le misure che si accordino con i propri principi, e di opporsi a quelle che siano in contrasto con essi. Tale non è il caso dei regimi totalitari, dove il non conformismo politico, sia teorico che pratico, o finanche una riserva morale, per minima che sia, non solo non sarebbero permessi, ma verrebbero considerati come un crimine contro il paese o contro l'auto– rità... Il carattere essenziale del totalitarismo fa sf che il cittadino non possa rimanere estraneo al sistema, giacché la politica totalitaria penetra l'intera vita: la famiglia, la cultura, la religione, gli affari, le attività este– riori. Dobbiamo porci la domanda: "fino a che punto è possibile per un cattolico collaborare con uno Stato totalitario? La collaborazione com– porta la libertà di non essere d'accordo e di ritirarsi. È ciò possibile ed a quale prezzo?" Naturalmente la risposta a tale quesito non è dubbia. La collaborazione è impossibile perché il prezzo da pagare è la rinunzia ai principi fondamentali della morale cristiana. ' Don Sturzo è un sacerdote pio tr.oppo leale verso il Papato per 247 Biblioteca Gino Bianco

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