Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia Questi fatti vanno messi, se si vuole essere equanimi, sull'altro piat– to della bilancia. Nessuno storico, futuro o contemporaneo, sarà in grado di compren– dere e di spiegare molti successi fascisti nelle questioni internazionali se non terrà conto delle relazioni amichevoli intercorse tra il Vaticano e la ditta– tura fascista. Il. fascismo sfruttò questo atteggiamento di favore del Vati– cano al massimo nell'attuare il suo programma di espansione e di con– quista. A questo punto, gli apologeti del Vaticano, i quali non possono ora parlare altrettanto bene di Mussolini o dell'Italia fascista come fecero in passato, si sentono in dovere di spiegare che nell'accettare le amiche– voli proposte di Mussolini, · e concludendo con lui il Trattato ed il Con– cordato del Laterano, il Papa fu mosso da motivi non politici, ma reli– giosi. La Chiesa, essi ci dicono, è sempre disposta ad accettare qualsiasi forma di governo purché essa rispetti i diritti e le libertà necessarie alla missione spirituale delle sue istituzioni ecclesiastiche. Avendo come suo unico scopo il benessere religioso delle popolazioni, il Papa, come disse Pio XI, pur di salvare un'anima è disposto a trattare anche col diavolo. Concediamo, con le dovute riserve, che i propositi e le intenzioni del Papa nel trattare con l'Italia fascista furono di carattere essenzial– mente religioso. Ma quali che fossero le intenzioni del Papa, resta il fatto che gli accordi del Laterano ebbero anche un contenuto e dei riflessi po– litici. Essi condussero a stretti rapporti tra lo Stato fascista e il Vaticano, non soltanto di carattere diplomatico ed amministrativo, ma anche finan– ziario, in quanto una parte considerevole delle entrate del Vaticano pro– viene dalle finanze dello Stato fascista. Il Trattato del Laterano non fu sol– tanto un trattato di pace tra due potenze precedentemente ostili; esso fu pure un trattato di alleanza tra di loro anche se tale alleanza era li– mitata a determinati scopi particolari. Il fatto che le intenzioni del Papa fossero religiose e- spirituali, che egli avesse delle giustificazioni nel con– cludere questo Trattato, che egli potesse avere ragione o torto nell'aver scelto quel dato momento per risolvere la questione romana - tutte que– ste considerazioni non alterano in alcun modo la sostanza e cioè che con la sua azione politica il Vaticano concesse la sua benedizione al regime· fa– scista, accrebbe il prestigio di Mussolini e contribui in notevole misura al rafforzamento del fascismo, sia in Italia che all'estero. Ora che si è compreso quale parte di responsabilità abbia avuto il fa– scismo per la presente calamità mondiale, tutti convengono che .qualsiasi con_t~ibutoal s~~gere ed allo sviluppo del fascismo 5d alla sua ~~lete~ia politica fu, a dir poco, un errore. Fu un errore· per 11governo bntann1co avere appoggiato Mussolini; fu un errore per i banchieri americani l'aver fornito capitali a Mussolini; fu un errore quello degli educatori america– ni di aver colmato di lodi Mussolini e il fascismo; fu un errore per i di– plomatici americani e per quelli degli altri paesi avere adulato Musso– lini, sostenenq.o che il suo governo doveva essere preso come modello ,. 237 Bibfloteca Gino Bianco

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