Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America quegli stessi due uomini si recassero a Stresa,5non certo per discutere l'affare etiopico, sebbene tutti sapessero che Mussolini stava preparando l'attacco a quel paese, membro della Lega delle Nazioni. L'attuale ministro degli esteri Eden, durante la guerra etiopica fu presidente della commissione per le sanzioni, il cui scopo era di non imporre alcuna sanzione che avesse potuto porre termine alla guerra di Mussolini. Fu lo stesso Eden che nel 1937 accettò la promessa di Mussolini di non modificare lo status quo nel Me– diterraneo. Ma nell'Adriatico, e cioè in Albania, egli dette mano libera al duce. Infine, nel gennaio del 1939, dopo Monaco, mentre i fascisti ita– liani reclamavano Nizza, Savoia, la Corsica, Tunisi e qualcos'altro il Pri– mo Ministro Neville Chamberlain accompagnato dal suo ministro degli esteri Lord Halifax, andò a Roma "con l'ombrello sul braccio, come un commesso viaggiatore dell'Impero Britannico, desideroso di offrire al duce una proposta per mantenere lo status quo europeo" (R. G. Massock, I ta- · ly from Within, p. 119). Era troppo tardi. Mussolini si era già venduto a Hitler. Fino a quando Mussolini consent1 ad agire come agente dell'Inghil– terra egli godette di grande popolarità nei circoli conservatori inglesi. Per mostrare la loro stima essi accarezzarono il rappresentante di Mussolini a Londra Dino Grandi, l'uomo che nel 1921 giunse fino a scrivere che "non v'era nulla che egli temesse di piu che essere considerato un fascista," ma che era poi diventato ben presto uno dei piu devoti adulatori del duce, ed era salito dai marciapiedi di Bologna fino a diventare conte e ministro degli Esteri fascista. Quando Mussolini dovette soddisfare l'ambizione di sua figlia Edda, Grandi lasciò il posto al genero del duce, Ciano, insignito anche lui del titolo di conte, ma a Grandi fu lasciato il posto migliore dopo quello di ministro, l'ambasciata di Londra. E come se la passò bene Grandi in Inghilterra! Come membro del Comitato per il non intervento nella guerra di Spa– gna Grandi non solo menti spudoratamente circa l'aiuto dato dai fascisti ai ribelli, ma in un moto di nobile indignazione protestò anche· energicamente contro la ferita inferta all'onore dell'Italia fascista dal rappresentante russo che aveva denunciato, coi fatti alla mano, l'intervento fascista in Spa– gna. Naturalmente i membri inglesi di quel Comitato non esitarono, do– vendo scegliere fra un conte italiano e un "compagno" russo~ a fidarsi del primo, come gentiluomo del loro stesso stampo e a disprezzare il secondo · come un proletario bugiardo. Cosi pure, i politici e gli intellettuali inglesi che portarono alle stelle Mussolini e il fascismo in libri, saggi e articoli in numero superiore a quel– lo che fu scritto in qualsiasi altro paese, formarono un esercito di note– voli dimensioni. 5 La Conferenza di Stresa ebbe luogo nell'aprile del 1935 dopo la reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Germania da parte di Hitler. Vi parteciparono oltre a Mussolini i primi ministri d'Inghilterra e di Francia MacDonald e Flandin coi loro ministri degli esteri John Simon e Pierre Lavai. I rappresentanti delle tre Potenze si dichiararono pronti ad opporsi coi mezzi piu idonei a qualsiasi ripudio unilaterale dei trattati che potesse mettere in pericolo la pace d'Europa. 230 BibliotecaGino Bianco

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