Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia Vi fu una cavalleria formata da cavalieri come Sir Percival Phillips, Sir Frank Fox, Sir Leo Chiozza Money, Sir Charles Petrie, Sir Charles Mar– riot, Sir Ernest Benn, Sir Philip Gibbs. Vi fu una fanteria comandata dal maggiore Barnes, dal maggiore Yeats-Brown, da Heathcote, Mc Clure– Smith, Goad, Munro, Paul Einzig. E vi fu un'artiglieria composta di gior– nali e riviste: il Daily Mail, il Daily Telegraph il Morning Post (che divideva il servizio telegrafico italiano col giornale di Mussolini Il Popolo d'Italia), I'Observer, lo Spectator, la Saturday Review, la Nineteenth Cen– tury and After, il Financial News. II Times di Londra di tanto in tanto pubblicava qualche leggera critica di Mussolini, abilmente diluita in un oceano di lodi, e poi faceva ammenda pubblicando articoli che esprimevano ammirazione illimitata per i benefici del fascismo. ' Fra i cattolici inglesi Mussolini fu quasi santificato: Un certo T. K. Haydon in un libro intitolato Fascism and Providence, pubblicato dalla principale casa editrice cattolica, Sheed and Ward (Londra, 1937) espose la teoria che il fascismo fosse il risultato di uno speciale intervento divino, e sebbene credesse che Dio avesse voluto il sorgere del fascismo come parte di un ordine naturale, non escludeva del tutto la possibilità che "Dio avesse inviato un angelo a sussurrare parole nell'orecchio di Benito Mussolini." Anche un uomo come Churchill, destinato ad esercitare una parte cosf decisiva nella presente guerra e a firmare un documento come la Carta Atlantica, condivise con i suoi amici dell'aristocrazia britannica una pro– fonda ammirazione per Mussolini e il .fascismo. In un'intervista concessa nel gennaio 1927 Churchill, uomo che non s1 è mai accontentato delle mezze misure, ebbe a dichiarare: "Se io fossi italiano, indosserei la cam1c1a nera fascista." Nel 1931 ci tenne ad esprimere la sua ammirazione per "l'opera monumentale di Mussolini," e affermò che "i migliori anni che la Spagna ha conosciuto sono stati quelli della dittatura di Primo de Rivera." Ancora dopo, nel Collier's Magazine del settembre 1938 Churchill mise Mussolini molto al di sopra di Washington e Cromwell e lodò il Re d'Italia per aver riconosciuto e accettato il fascismo. E persino nel dicembre del 1940 volle dire agli ita– liani che Mussolini era un "grande uomo." Quello che i tories inglesi pensavano del fascismo italiano in gene– rale e di Mussolini in particolare durante l'intero periodo, può essere rica– vato da un opuscolo, The Brùish Case, scritto da Lord Lloyd con una introduzione di Lord Halifax (allora ministro degli Esteri) nel dicembre 1939, piu di un anno dopo Mon.aco e tre mesi dopo lo scoppio della presente guerra, in un momento in cui le caratteristiche peggiori e l'atti– vità criminale del fascismo non potevano piu essere ignorate neppure da chi avesse avuto un cervello di gallina. · Vogliamo citare un breve passo di questo opuscolo sèritto da un uomo che è ora il portavoce ufficiale del Gabinetto inglese nella Camer~ · 231 BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=