Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America Ferrero era dell'opinione che la Casa Savoia in Italia non fosse mai stata investita di legittima autorità, poiché non era sostenuta dal consenso di strati sufficientemente vasti della pubblica opinione e dovette perciò ricorrere alla repressione violenta o all'inganno per tenersi in sella contro forti correnti della volontà popolare. Secondo Ferrere, il regime dei Sa– voia, prima dell'avvento del fascismo, era soltanto "quasi legittimo," una specie di incrocio tra la legittimità storica e quella pseudo-democratica. Dopo l'instaurazione del regime fascista, non rimasero piu tracce né della legittimità tradizionale né di quella democratica. Secondo il concetto di legittimità storica del Lippmann Ferrero aveva torto. Un seguace della dottrina metternichiana non ha che da prendere coscienza della tradizione storica ed inchinarvisi. Il difetto di questa dottrina è che essa vale soltanto per tempi tranquilli, e non in . momenti di crisi, quando ci si aspetta da un Re che egli faccia qualcosa di piu che dar la caccia alle mosche. Anche allora, tuttavia, il rimedio è a portata di mano. Quando il Re è incapace o sfortunato, legittimità o non legittimità i "legittimisti" che gli sono a fianco lo costringono ad abdicare. Cosf, l'Imperatore Ferdinando abdicò nel 1848, ed il Re Carlo Alberto, bisnonno dell'attuale Re d'Italia, abdicò nel 1849. Bisogna venire negli Stati Uniti - paese le cui istituzioni politiche sorsero da una rivoluzione "illegittima" - per trovare degli adoratori senza riserve della legittimità storica i quali difendono l'attuale Re d'Italia, o per lo meno il suo probabile successore, nel bel mezzo di un crollo catastrofico dei valori tradizionali in tutto il mondo. L'errore commesso da Li ppmann, nel sostenere che la monarchia debba avere un ruolo di primo piano nell'Italia di domani è stato proprio quello di basare le sue argomentazioni sul principio di legittimità. Lipp– mann ha dimenticato il fatto importante che tra la monarchia prefasci– sta, che aveva un posto ben determinato nella Costituzione liberale e la monarchia del regime fascista, vi è certo una continuità dinastica, ma non politica. La monarchia fascista fu una creazione nuova avente natura e funzioni diverse. Come il cosiddetto Parlamento fascista non fu e non pretese neppure di essere una continuazione del soppresso Parlamento demo– cratico, cosi la monarchia ha subito un analogo processo di estinzione e poi di rinascita in una forma diversa. Il nuovo Parlamento fascista diventò soltanto una cassa di risonanza dei discorsi di Mussolini e la nuova monarchia divenne soltanto un timbro apposto sui decreti del duce. Tutte le pretese di legittimità politica sono andate perdute in questo processo, perché la continuità storica è stata infranta. Il patto di fedeltà della nazione alla monarchia, che si basava su un preciso contratto, rappresentato dallo Statuto, è stato rescisso. Esso non può piu essere rin– novato senza il consenso del popolo. 204 BibliotecaGino Bianco

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