Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

r Capitolo secondo Monarchia o Repubblica? l. La Casa Savoia ed il fascismo Secondo i tories britannici e alcuni dei portavoce di Washington, Mus– solini deve andarsene, ma la Casa Savoia rimanere. Qualunque cosa acca– da, i diplomatici anglo-americani sosterranno la monarchia, perché secondo loro essa gode ancora della fiducia della grande maggioranza del popolo italiano. ·Inoltre essi credono che la monarchia sia essenziale per un re– gime politico bene ordinato, e che l'Italia non sia ancora matura per una costituzione repubblicana. A nostro modo di vedere questa opinione è del tutto erronea e non trova giustificazione in alcuno degli elementi di giudizio di cui disponia– mo. Per chiarire la nostra posizione su questo punto cominceremo da– l' enunciazione di alcuni fatti ben noti che non possono essere contestati nemmeno dai piu ardenti sostenitori della monarchia per l'Italia. Prima di tutto è innegabile che quando il Re, il 28 ottobre 1922 rifiutò di firmare il decreto di stato d'assedio sottopostogli dal ministero, impedendo cosf al governo di far uso dell'esercito per reprimere la ribel– lione fascista, egli assunse con ciò, personalmente, quali che fossero le sue intenzioni, l'intera responsabilità per le conseguenz~ del suo rifiuto. Quando il giorno dopo egli invitò Mussolini a formare un nuovo governo, ben sapendo che il partito fascista non disponeva che di una piccolissima rappresentanza nel Parlamento e nel paese intero, ancora una volta egli as– sunse personalmente tutta la responsabilità per la sua scelta fatta in contrasto colla normale procedura parlamentare. Quando nell'autunno del 1924, dopo l'assassinio di Matteotti, respinse l'invocazione di un numeroso gruppo di deputati e della massa del popolo italiano a cacciar via Mus– solini e a ritornare alla normale prassi costituzionale, egli agf di nuovo sotto la propria responsabilità. Infine, quando accettò e ratificò con la sua fir– ma tutte le leggi e i decreti che praticamente abolivano la Costituzione e istituivano la dittatura, lo fece di propria scelta. Se avesse voluto avrebbe potuto rifiutarsi di firmare i decreti che cambiavano il carat- 200 ,. BibliotecaGino Bianco

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