Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia ta probabilmente trasmessa da New York all'Argentina, di qui all'Italia e dall'Italia ai soldati in Grecia e in Libia. Si può immaginare facilmente la reazione, dato che gli italiani sono uomini e non angeli. Inoltre la cor– rispondenza fu pubblicata proprio alla vigilia dell'offensiva britannica con– tro Rommel in Egitto, e Rommel aveva bisogno che i soldati delle un– dici divisioni italiane sul fronte egiziano fossero animati dal piu alto spi– rito combattivo. Infine, i cittadini americani di origine italiana contribui– scono con 400.000 uomini alle forze armate americane. Coltivare un comples– so d'inferiorità fra questi combattenti, e ferire i sentimenti di una note– vole parte della popolazione americana, non poteva fare dispiacere a Mus– solini. Nella sua propaganda Mussolini procura sempre di prendere diversi piccioni ad una fava. C'è, però, della gente in Inghilterra che ha incominciato ad accorgersi delle conseguenze negative di questi errori. Nel Daily Mail di Londra del 27 ottobre 1942, si può leggere: Schernite un uomo, e ve ne farete un nemico. Cos1 è con le nazioni. Certamente, gli italiani fuggirono a Caporetto, ma resistettero pure sul Piave prima che gli Alleati venissero in loro aiuto. Capita alla maggior parte degli eserciti di ritirarsi una volta o l'altra. Ebbene, mentre la R.A.F. dimostra agli italiani in Italia il lato distruttivo della guerra moderna, e l'Ottava Armata combatte i suoi figli in Africa, è importante riesaminare il nostro atteggiamento psicologico nei confronti del popolo italiano. L'Italia sta dando ed ha dato un grande aiuto alla Germania in questa guerra. Per causa sua rilevanti forze navali britanniche, che sarebbero state necessarie altrove, sono state trattenute nel Mediterraneo. Essa ha obbligato le nostre navi mercantili a prendere la lunga via del Capo, e ha dato a Rommel una linea di rifornimenti per l'Africa, obbli– gandoci cosf a tenere in Africa grandi forze per la difesa dell'Egitto e di Suez. È pretendere troppo lo sperare che questo consiglio venga accolto in America? Fino ad ora i nostri saggi di Washington hanno seguito cieca– mente le orme del Ministero delle Informazioni britannico per quanto riguarda i metodi e gli scopi della propaganda fra gli italiani. Sapere che una rivoluzione non può scoppiare oggi in Italia e tuttavia esigerla onde potere accusare gli italiani di non effettuare la richiesta ri– voluzione, e poi svalutare e scoraggiare qualsiasi rivoluzione quale risultato di un crollo nazista e fascista, e poi andare chiassosamente alla ricerca di capi che o non possono venire adesso alla ribalta, o potrebbero essere tro– vati soltanto fra i membri della Famiglia Reale e fra i caporioni fascisti, e poi progettare smembramenti da secolo diciottesimo, e poi opporsi a qualsiasi azione di organizzazione militare e di rieducazione democratica dei prigionieri di guerra italiani, e poi propagare metodicamente il di– sprezzo per la vigliaccheria degli italiani: tutte queste cose sono stret– tamente collegate insieme. C'è del metodo in questa stupidità. Disgraziatamente, non sono i sapientoni di Londra e di Washington che pagano per questa stupidità, ma è invece la gioventu inglese e americana. 199 Biblioteca Gino Bianco

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