Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La, sorte dell'Italia Una Francia forte è necessaria al Foreign Office britannico per continuare la sua tradizionale politica di equilibrio delle forze in Europa; mentre un'Italia smembrata permetterebbe all'Ammiragliato britannico di ottenere il controllo della rotta mediterranea. Ad un giornalista americano, Chini go, che rimase in Italia fino alla fine del 1941, fu chiesto da esponenti democratici e persino da funzionari fascisti solo per necessità: Che tipo di mondo sta progettando l'America per il dopoguerra? Quale destino ri- , serva l'America al popolo italiano per ciò che riguarda la sua unità nazionale? Dovre– mo subire le conseguenze di essere stati costretti a seguire una certa strada?... "Questi uomini, che hanno già formato la lista nera dei capi fascisti che intendono eliminare il giorno della vendetta nazionale dell'Italia, chiedono che l'America dia loro una risposta fin da ora" (Boston Daily Record, 3 febbraio 1942). Un altro giornalista americano Herbert Matthews che stette in Italia fino alla fine del 1942, scrisse nel New York Times Magazine del 6 di– cembre 1942: Ove venisse tentata un'invasione dell'Italia, un'accurata preparazione psicologica do– vrebbe includere garanzie chiare e precise agli italiani, che né la Gran Bretagna, né qualsiasi altra nazione smembrerà il loro paese dopo la guerra. C'è una certa paura fra gli italiani, che la Gran Bretagna, finita la guerra, possa chiedere quali basi la Sicilia e la Sardegna. Si dovrebbero dare agli italiani, per radio e con altri mezzi, non esclusi i contatti col movimento clandestino, assicurazioni circa l'integrità del loro territorio. Bisogna mostrare agli italiani che una Germania vittoriosa farebbe dell'Italia un altro Stato vassallo in Europa, mentre la vittoria degli Stati Uniti la lascerebbe libera e intatta. Ma gli uomini del Foreign Office britannico e del Ministero britan– nico delle Informazioni sembrano pensare che la preparazione psicologica piu adatta per un'invasione clell'Italia includa la formale promessa agli ita– liani, sia fascisti che antifascisti, che il loro paese verrà smembrato, o per lo meno mutilato. Mussolini non ha ancora suonato alcun campanello d'allarme per il pericolo che minaccia l'integrità nazionale dell'Italia. Sarebbe temerario. per lui richiamare l'attenzione sulla pericolosa situazione nella quale egli ha trascinato la nazione italiana. Ma quando avrà l'acqua alla gola egli non man– cherà di far uso di questo argomento per chiamare a raccolta gli italiani per la difesa della loro unità nazionale contro "l'imperialismo anglo-sassone." È difficile credere che ci sia della gente in Italia, anche fra i piu stupidi e corrotti politicanti fascisti, che desideri di romperla con Hitler, per aprire la via alla mutilazione della loro patria. Ed anche se vi fossero delle persone simili, come possono pensare ·i governi inglese e americano di condurre con costoro trattative a nome dell'Italia e firmare trattati ed accordi che vincolino il popolo italiano? In una situazione simile quei capi potrebbero rimanere in carica soltanto finché fossero protetti dalle armi straniere e non un minuto di piu. Cosf, l'ipotesi piu probabile, è che i soci civili e militari di Mussolini 191 BibliotecaGino Bianco

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