Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America cilia e la Sardegna in mani britanniche. Tuttavia, gli italiani potrebbero essere tenuti talmente occupati coi loro vicini orientali da non aver neppure il tempo per dei rimpianti. Nel 1915 Sir Edward Grey 8 assegnò all'Italia la Dalmazia slava ed il Tirolo meridionale tedesco. Perché dunque Antho– ny Eden non dovrebbe potere assegnare il Trentino a Ottone d'Asburgo e Trieste e l'Istria, a seconda delle circostanze, ad Ottone oppure alla J ugosla– via? Qualche ridistribuzione del genere sarà necessaria per realizzare il sogno della diplomazia britannica di ritornare alla vecchia politica dell'equilibrio delle forze giacché questo giuoco può riuscire soltanto spostando le mi– noranze etniche, ora da una parte di un confine e ora dall'altra. Ciò premesso, possiamo comprendere come il generale Simovich, allora Primo Ministro del Governo jugoslavo in esilio, potesse elencare nel suo discorso alla radio del 27 giugno 1941 l'Istria Trieste e Gorizia fra i ter- · ritori nazionali reclamati dalla Jugoslavia. Un gruppo di cittadini america– ni e di residenti di origine italiana indirizzarono al Visconte Halifax 9 una protesta contro le dichiarazioni del generale contenenti queste rivendicazio– ni. Lord Halifax rispose nel modo seguente: "Sono lieto di poter dichia– rare che il Presidente del Consiglio jugoslavo esprimeva le sue opinioni per– sonali per le quali il Governo di Sua Maestà non assume alcuna responsa– bilità ". Il Visconte non disse che "il Governo di Sua Maestà non aveva mai promesso né avrebbe mai promesso né Gorizia né Trieste né l'Istria a nessun governo jugoslavo." Egli disse, semplicemente, che il Governo britannico non assumeva alcuna responsabilità per il fatto che Simovich aveva simili opinioni. Ma non era escluso che il governo inglese per con– to proprio potesse avere delle opinioni identiche a quelle del generale Simo– vich. Il discorso del generale Simovich non avrebbe potuto venir tra– smesso per radio senza l'approvazione del Foreign Office, giacchè da Lon– dra non viene trasmessa una sola parola che non sia autorizzata dai fun– ~ionari competenti. Le opinioni del generale Simovich erano dunque qual- che cosa di piu delle sue proprie opinioni personali. · Colpisce ]a differenza fra il progettato trattamento della Francia e quello dell'Italia, che risulta dalle dichiarazioni inglesi ed americane circa la sistemazione nel dopoguerra. Se per "Italia" e "Francia" s'intendono i popoli italiano e francese, nessuno dei due è responsabile per gli errori e per i delitti dei loro capi politici e militari. Tutt'al piu entrambi sono ugualmente responsabili per aver permesso a loro capi di fare quello che hanno fatto. Se, invece, per "Italia" e "Francia" s'intendono i governi ita– liano e francese, non è chiaro perché Pétain dovrebbe essere conside– rato meno criminale o meno spregevole di Mussolini e del Re d'Italia. Nondimeno ai francesi si dice con insistenza che la Francia verrà reinte– grata nella sua posizione precedente mentre agli italiani non si dice mai quale futuro debbano attendersi. Il sign~fìcato di questo silenzio è ovvio. 8 Edward Grey of Fallodon, liberale, ministro degli Esteri britannico dal 1905 al 1916. 9 In quegli anni Lord Halifax era ambasciatore d'Inghilterra a Washington. L'iniziativa della protesta parti da Salvemini. 190 BibliotecaGino Bianco

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