Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia l'Istria vi è una popolazione compatta di circa 250.000 slavi, che do– vrebbero esser lasciati liberi di unirsi alla Jugoslavia, e che ciò non nuo– cerebbe affatto all'integrità nazionale dell'Italia, ciò avrebbe significato porre il problema nei suoi giusti termini. Ma la maniera equivoca in cui il problema è stato formulato dal New York Times fa seriamente sup– porre che anche in America si stia cucinando qualche cosa di poco pulito. Se qualcuno desidera erudirsi maggiormente, può meditare su quanto ha scritto un influente membro del Parlamento britannico, il comandante King-Hall, nel settimanale londinese Picture Post del 21 novembre 1942. Egli ha affermato che se l'Italia si staccherà da Hitler "le Nazioni Unite rispetteranno l'integrità territoriale del continente italiano... Le frontiere ita– liane saranno quelle del 1914." Il comandante King-Hall sembra intendere per "continente" la penisola italiana, escluse le isole di Sicilia e Sarde– gna. E dicendo che "le frontiere saranno quelle del 1914" egli intende dire che dovrebbe essere staccato dall'Italia, non soltanto il territorio compattamente slavo, con una popolazione di 250.000 abitanti nel re– troterra di Gorizia, Trieste e dell'Istria, ma anche il Trentino, Gorizia, Trie– ste e l'Istria. Questa costituirebbe la ricompensa agli italiani se essi la rompessero con Hitler. Il comandante King-Hall non ci dice quel che gl'italiani dovrebbero aspettarsi se non ubbidissero alla sua ingiunzione di unirsi alle Nazioni Unite. Possiamo però immaginarlo: il completo smem– bramento del loro paese. I motivi che sono alla base di questo piano sono evidenti. I saggi uomini del Foreign Office britannico, quale che sia la loro intenzione di stabilire in Europa un sistema di "sicurezza collettiva," desiderano di as– sicurare il pieno controllo del Mediterraneo alla flotta ed all'aviazione bri– tannica. In seguito allo sviluppo della guerra sottomarina ed aerea, la pic– cola isola di Malta non è piu adatta a tale scopo. La Sicilia e la Sar– degna, invece, sarebbero delle eccellenti posizioni, per basi navali ed ae– ree. L'Ammiragliato britannico (i circoli influenti del New Statesman) le agognano. È vero che il primo paragrafo della Carta Atlantica dice che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti "non cercano ingrandimenti territoriali o di altro genere." Ma la Gran Bretagna non cercherà mai simili ingrandi– menti. Se ciò dovesse accadere saranno state le altre Nazioni Unite a co– stringere la Gran Bretagna a prendersi la Sicilia e la Sardegna, e la Gran Bre– tagna, per quanto malvolentieri, dovrà inchinarsi alle loro richieste. Di soli– to gl'inglesi denominano °l'ingrandimento territoriale, "responsabilità." È anche vero che il secondo paragrafo della Carta Atlantica dichia– ra che le Nazioni Unite "non desiderano di vedere alcun mutamento ter– ritoriale che non sia conforme ai desideri liberamente espressi dai popoli interessati." Ma dei plebisciti potrebbero venir manipolati facilmente nel– l'Europa di domani, dove le popolazioni affamate dovranno per forza di– pendere dagli aiuti inglesi e americani. L'amor proprio degli italiani potrebbe sentirsi offeso nel vedere la Si- 189 Biblioteca Gino Bianco

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