Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

La sorte dell'Italia se il governo degli Stati Uniti sarà capace di resistere ad una simile poli– tica, o piuttosto non vi si adatterà, o peggio ancora, non vi coopererà. Siamo dell'opinione che né la Gran Bretagna né gli Stati Uniti po– tranno permettersi il lusso di mettere a repentaglio la pace dell'Europa e del mondo, e che quindi la vecchia politica dell'equilibrio e dell'im– perialismo dovrà essere abbandonata. Ne consegue che la soluzione dei problemi italiani dovrà essere trovata nel quadro di un nuovo ordine, ba– sato sulla sicurezza collettiva internazionale e sul mantenimento delle isti– tuzioni democratiche. La terza potenza che avrà una parte di primo piano nell'istituzione del nuovo ordine del mondo occidentale sarà la Russia Sovietica. Ci piaccia o meno, dobbiamo accettare la presenza del fattore russo nell'Europa del dopoguerra. L'abile resistenza degli eserciti russi nei momenti piu difficili della ritirata, le loro brillanti vittorie sulle truppe tedesche meccanizzate, l'eroismo dei difensori di Leningrado e Stalingrado hanno posto in primo piano la Russia Sovietica come una grande potenza·militare. La capa– cità, la ingegnosità da essa dimostrate in questa guerra, assicurano che, sfruttando le sue grandi risorse naturali, la Russia diventerà ben presto una grande potenza economica ed industriale. Il resto dell'Europa dovrà fare i conti col fatto che la guerra ha prodotto l'unità spirituale del popolo russo. Essa ha rafforzato a tal punto il regime delle Repubbliche Sovietiche che i circoli politici reazionari e conservatori di Europa e di America dovranno abbandonare qualsiasi re– sidua speranza di una disintegrazione della Russia causata da rivoluzione interna, o di mutamenti radicali nella Costituzione sovietica. Certo, la Russia che emergerà da questa guerra non sarà piu la stessa di prima dell'invasione tedesca. Le crudeli esperienze di questi ultimi due anni, le grandi perdite subite in uomini e materiali, l'adattamento radicale di tutte le istituzioni alle esigenze e agli scopi delle operazioni mili– tari, e infine gli stretti contatti con le democrazie per i comuni interessi - tutto ciò non potrà non influenzare le menti e gli animi dei russi e dei loro capi. Avverranno dei cambiamenti che, speriamo, avvicineranno la Costituzione sovietica nello spirito e nella lettera agli ideali della li– bertà democratica e della sicurezza collettiva, ideali che dovranno costi– tuire le basi del nuovo ordine mondiale. Oggi non è piu né utile né saggio fare gli schizzinosi dinanzi agli espe– rimenti di radicalismo progressivo effettuati dalla Russia con metodi vio– lenti. Non dobbiamo chiudere gli occhi dinanzi al fatto che larghi strati delle popolazioni di molti paesi europei guarderanno alla Russia co– me al paese modello in fatto di riforme economiche sociali e politiche le piu vantaggiose per le masse. Il principale problema che la maggior parte dei paesi europei dovrà affrontare dopo la guerra sarà quello di attuare quelle riforme senza spargimento di sangue e mediante misure costituzionali, superando però l'intralcio di sconvolgimenti reazionari. Sarà necessario per gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e le altre nazioni 173 BibliotecaGino Bianco

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