Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America europee trattare lealmente con la Russia se vorranno creare con essa una condizione di mutua fiducia. Solo una vera unione delle nazioni con– seguirà gli auspicati obiettivi della pace, dell'ordine e della giustizia so– ciale nel mondo intero. Se, invece di adoperarci fin da ora a creare questo spirito di mutua fiducia e lealtà, noi cominciassimo ad erigere delle barriere economiche, politiche e morali con le quali creare imbarazzi, o se addi– rittura dovessimo prepararci a combattere domani i nostri alleati di oggi, l'Europa ricadrebbe in un abisso di sangue e di distruzioni peggiore di quello da cui stiamo faticosamente emergendo. Dobbiamo quindi presumere che la cooperazione della Russia Sovietica sarà offerta e accettata in tempo di pace come lo è ora durante la guerra. Ed è con questa persuasione che noi affronteremo i problemi italiani. Tenendo fermo dinanzi alla mente questo disegno generale del futuro noi intendiamo analizzare: Primo: lo stato attuale del problema italiano e dei vari elementi che debbono essere presi in considerazione, se se ne vogliono afferrare tutti 1 suoi aspetti particolari. Secondo: i princip1, la politica, gli accorgimenti pratici mediante i quali potrà ottenersi una soluzione per noi soddisfacente, in armonia col piano generale di sicurezza collettiva internazionale e di pace che ver– rà attuato quando sarà completata la sconfitta dell'Asse. Circa il primo punto cercheremo di descrivere, partendo da fatti accer– tati e dalle loro implicite conseguenze, che specie di piani per l'Italia del dopoguerra sono stati elaborati o si stanno elaborando da parte dei circoli del Foreign Office e del Dipartimento di Stato. Un problema importantissimo, che non può essere ignorato, è se l'Ita– lia del dopoguerra dovrà conservare la Monarchia ovvero effettuare la sua ricostruzione sotto una forma di governo repubblicano; se sarà consen– tito al popolo italiano di fare una libera scelta su questa questione, o lo si costringerà praticamente ad accettare la scelta fatta da altri. E non si tratta qui soltanto di un problema di forma di governo. Esso equivale, come vedremo, a sapere se il fascismo dovrà essere spazzato via e sradicato dalla vita italiana, o se dovrà rimanere in forma mitigata e sotto altre spoglie. Siccome è assai diffusa fra gli americani l'impressione che il popolo italiano sia incapace di autogovernarsi e di vivere in pace con una Costitu– zione repubblicana o democratica, analizzeremo questo problema in particola– re. Soprattutto, richiameremo l'attenzione dei nostri lettori sul fatto che la responsabilità per il trionfo del fascismo in Italia non è stata solo del popolo italiano, ma è stata anche condivisa dai popoli e dai governi delle nazioni democratiche. Se questo è vero, come ne siamo persuasi, allora le misure da prendersi contro un'Italia vinta dovranno essere dettate dalla coscienza di questa responsabilità comune. Infine, una parte di responsabilità per il successo ed il prestigio inter– nazionale ottenuto dal fascismo ricade sul Vaticano. E come il Vaticano ha contribuito direttamente ed indirettamente alla fortuna del fascismo, cosf 174 BibliotecaGino Bianco

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