Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

"Italy From Within 111 L'autore di questo libro fu corrispondente dell'Associated Press a Roma dall'autunno del 1938 alla fine del 1941. Suo compito era quello di "rendersi conto come meglio poteva di quello che avveniva." Ma l'A– genzia Stefani (l'equivalente italiana della Havas e della Reuter) scodellava soltanto la pappa governativa. I quotidiani erano semplici strumenti nell'or– chestra diretta dal Ministero della Propaganda. La radio, i cinegiornali, i libri e le riviste, le fotografie di avvenimenti, tutto era sottoposto a cen– sura. Nell'albergo dove dapprincipio il signor Massock aveva preso dimora, tutto il personale era costituito da informatori. E quando andò a vivere in un appartamento privato trovò che il portiere dello stabile era una spia e riferiva i nomi di tutte le persone che andavano a visitarlo. La polizia tenevé:.un dossier per ogni corrispondente straniero e per la sua famiglia. Il telefono era sorvegliato. In condizioni simili come poteva un giornalista rendersi conto di quel che avveniva? Anche se. vi fosse riuscito, non avrebbe potuto comunicare i risultati delle sue ricerche. Le sue conver– sazioni tdefoniche erano intercettate e trascritte. La compagnia radio in– viava automaticamente ogni dispaccio al Ministero prima di trasmetterlo. Le parole erano pesate una per una, e chi le aveva usate ne era ritenuto responsabile. Se avesse detto cose che dispiacevano ai padroni sarebbe stato espulso. Massock, nel darci queste belle informazioni, sostiene di non aver meritato mai l'espulsione. Egli era innocente. Era soltanto un giornalista "senza idee sediziose o animosità politica." Aveva "evitato i contatti con noti antifascisti," non "aveva mai conosciuto alcun uomo della resistenza, e non aveva mai cercato di ottenere notizie con mezzi clandestini," e "nei suoi contatti sociali aveva sempre evitato le discussioni politiche." Egli era soltanto interessato ad ottenere notizie che potesse trasmettere "at– traverso i canali d'informazione leciti." "Noi eravamo disgustati," egli scrive, "di dover tacere tanta parte della verità. Ma sapevamo che i direttori di giornali ed i lettori volevano un uomo che fosse sul posto." Andiamo piano! Non v'è dubbio che i direttori dei giornali volevano far soldi propinando al loro pubblico delle "buone notizie," vere o false che fossero, e che soltanto degli uo– mini che fossero sul posto potevano fornirle. Ma il pubblico viveva nel– l'illusione che l'uomo che era sul posto gli dicesse la verità. Eppure, per venti anni, sebbene disgustati per il lavoro poco pulito che stavano fa– cendo, gli uomini che erano sul posto ingannarono il loro pubblico. Che cosa li costringeva ad agire cos1? Perché ci tenevano tanto ad essere 1 "The Nation," 13 marzo 1943. Recensione dell'opera di RICHARD G. MAssocK, Italy From Within (L'Italia vista dall'interno), The Macmillan Company. 136 BibliotecaGino Bianco

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