Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Pio XII e il fascismo bero stati felicissimi di annunciare un avvenimento simile, non solo ai loro popoli, ma anche a quelli della Germania e dell'Austria-Ungheria. Dal mo– mento che, in quella guerra, i soldati tedeschi e austriaci non erano li– beri di venire in Italia per esser ricevuti dal Papa, un ricevimento di sol– dati dell'Intesa anti-tedesca sarebbe stato, e con ragione, considerato da tutti una rottura di neutralità. Neanche Pio Xl, durante la guerra etio– pica, arrivò fino a ricevere soldati od ufficiali italiani. Pio XII è personal– mente responsabile di questa "ipotesi." Per scolparlo, Mrs. Eleanor_ Pac– kard, in The American Magazine del gennaio 1943, ha dovuto mettere a soqquadro la cronologia degli avvenimenti. Dimenticò che il ricevimento aveva avuto luogo nel febbraio 1941 e scrisse: "In realtà, a quel tempo, siccome l'Italia era ancora in pace, Pio XII avrebbe potuto ricevere ed avrebbe certamente ricevuto soldati australiani in divisa, se fossero venuti a Roma ed avessero domandato un'udienza" (p. 76). Il 13 agosto, Pio XII, parlando a 3.000 pellegrini, fra i quali 600 soldati italiani, disse: Oggi v'è grande eroismo sui campi di battaglia nell'aria e sui mari. Giovani sol– dati, valorosi capitani, preti e infermiere sono nel folto della battaglia per confortare i morenti e per curare i feriti. Sebbene la guerra sia orribile, non può negarsi che essa rivela la grandezza di molte anime eroiche, le quali sacrificano la propria vita per compiere i doveri imposti dalla coscienza cristiana. Il 17 agosto, nel corso di un'altra udienza, il Papa firmò cartoline, taccuini e fogli presentatigli da soldati tedeschi. Il primo settembre 1941 ricevette 100 militari tedeschi, fra i quali era– no ufficiali dell'aviazione. Il 3 settembre 1941 ricevette 3.000 persone, fra le quali 600 feriti di guerra italiani. Nel maggio del 1942, ricevette altri feriti di guerra italiani, con grande soddisfazione del censore fascista, il quale lasciò passare una fotografia per il New York Times del 24 maggio 1942. Frattanto 1'11 gennaio 1941, il Direttore Generale dell'Azione Cattolica invitava tutti i membri "ad elevare le loro preghiere a Dio per la prospe– rità e l'avvenire d'Italia": Se c'è un momento in cui i cattolici degni del nome, debbano far onore al Van– gelo con una condotta di fedeli perfetti cittadini. obbedienti alle autorità ~ pronti a sa– crificare i loro interessi personali nell'interesse di tutti, questo è il momento, quando la patria esige la cooperazione di tutti, soldati e cittadini. 7. Il Qui'sling di Croazia 1 La piu notevole "ipotesi" doveva ancora venire. Il 18 maggio 1941, dopo lo smembramento della Jugoslavia ad opera di Hitler e di Mussolini, Ante Pavelic) colui ch'era stato condannato a morte in Francia per l'u2ci– sione del Re Alessandro a Marsiglia nel 1934, e che ora era diventato 133 Biblioteca Gino Bianco

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