Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Prefazione lui si rivolsero per consiglio, a lui sottoposero i loro lavori, o addirittura li compi'rono sotto la sua guida, diversi altri' studiosi di cose italiane appar– tenenti ad altre università. Venne pure in contatto e strinse rapporti con di– versi pubblicisti· "liberali" (nel senso anglosassone del termi"ne) a New York e altrove, come Walter Lippmann, Dorothy Thompson e Frieda Kirchwey. Molto significò per lui negli anni di Ameri'ca l'amicizia con Giorgi'o La Piana, da lunghi anni stt'mato professore alla Harvard di Storia della Chiesa. La Pi'ana aveva vùsuto in pi'eno la crisi modernùta, non aveva voluto sotto– mettersi alla condanna landata da Pio X, e, già avviato alla carriera univer– sùaria in Italt"a,era poi emigrato negli Stati' Unùi di'venendo cittadino ame– ricano. Non solo La Piana (che era entrato in corrispondenza con Carlo Rosselli e aveva conosciuto Lauro De Bosù), fu uno di coloro che maggior– mente si adoperarono perché Salvemini ottenesse la cattedra alla Harvard, · ma la sua presenza a Cambri'dge, significò per Salvemini una casa d'italiani sempre aperta per lui nonché i·l consiglt'o di un uomo prudente ed equili– brato. Inoltre Salvemini contrasse buone amicizie nel circolo di quegli' in– tellettuali di Cambridge, uomi'ni e donne, che amavano l'Italia per avervi vùsuto piu o meno a lungo. In quegli anni egli poté pure contare sull'amici'zi·a personale e sulla solt'– darietà di Arturo Toscanini, popolarùsimo in Ameri·ca, convinto repubblica– no e anticlericale, il quale non esitò a uscire dalla sua torre di avorio di artista e affermò pubblt'camente piu volte di condividerne le i'dee. Insieme con La Pz'ana Salvemini concep[ il disegno di un volume sto– rico sulle ort°gini del fasci'smo. Le lezioni tenute alla Harvard pubblt'cate nel primo volume degli' Scritti sul Fascismo nell'Edizione Feltrinelli sono parte integrante di quel disegno rimasto poi incompiuto perché lo scoppio della seconda guerra mondiale impose a Salvemini compiti piu urgenti. Le lezz·oni di Harvard sono un'opera organica, eppure egli non ne era ancora soddisfatto, e a chi lo esortava a pubblicarle rispondeva che abbisognavano ancora di ulteriori rz·cercheprima di essere date alle stampe. Lo scoppio della seconda guerra mondiale segnò la bancarotta della po– litica di appeasement dei dittatori, perseguita dai governanti inglesi e fran– cesi. Eppure, la "non belligeranza" di Mussolini li indusse a continuare nella tattica delle concessioni al dittatore italiano nella z'llusione di mantenerlo estraneo al confiùto e di staccarlo da Hitler. . Francia e Inghilterra fornirono a Mussolini materie prime e piazzarono z·n Italia contratti per forniture militari, di cui ·questì si servi viceversa per riempire i vuoti dei suoi magazzini mi'litari causati dalle guerre di Etiopia e di Spagna, per poi volare precipitosamente in soccorso di colui che appa– riva nel giugno del 1940 i'l vincitore. Nei mesi precedenti Salvemini aveva conti'nuato nella sua opera di Cas– sandra avvertendo glt' anglo-americani che il loro giuoco verso Mussolini era vano quanto peri·coloso.Cercò poi di' aprire gli occhi alle sfere dirigenti ame– ricane circa la di'ffusione delle i'dee fasciste fra gli italo-americani. - La propaganda fascista fatta spesso dietro la copertura della cittadinan- XII BiblioteçaGino Bianco

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