Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America mo fra le nazioni, significa anarchia internazionale, e l'anarchia internazio– nale non può condurre che alla guerra. Un paese non può impegnarsi seriamente a partecipare a un sistema di "sicurezza collettiva" se non rinunzia a una buona parte della propria "so– vranità nazionale." Dopo il 1870, l'Europa occidentale e centrale godé della pace per ol– tre quarant'anni. Eppure, non c'era una Lega delle Nazioni, né si par– lava ancora di sicurezza collettiva. Perché? Perché Bismarck, per risol– vere il problema della sicurezza tedesca, aveva creato una coalizione di po– tenze: prima l'alleanza tra Germania, Austria e Russia del 1873; poi l'allean– za austro-tedesca del 1879; poi la Triplice Alleanza del 1882. Un tale si– stema non poteva essere sfidato né dalla Francia, né dalla Russia né da ambedue. Finché il sistema di Bismarck rimase poggiato su salde fonda- . menta, la pace fu assicurata. Non appena l'Inghilterra abbandonò il sistema bismarckiano, la pace vacillò. Perché? Perché non esisteva piu in Europa una coalizione di potenze intorno alla Germania che non potesse essere sfidata da nessun altro paese. La guerra scoppiò nel 1914 perché i comandi militari di Berli~o e di Vienna avevano sperato che l'Inghilterra e l'Italia sarebbero rimaste neutrali, e perciò si ritenevano sufficientemente forti per sfidare la Francia e la Russia. La guerra attuale scoppiò nel 1939 perché Hitler, assicuratasi l'alleanza di Mussolini e la neutralità di Stalin, e fa– cendo assegnamento sulla neutralità americana, ritenne di potere sfidare Francia e Inghilterra unite. I membri di tutte queste alleanze, i paesi che fecero parte del siste– ma di Bismarck: l'Inghilterra, la Francia e la Russia quando costituirono l'Intesa antitedesca; gl'Imperi Centrali e le potenze dell'Intesa durante la prima guerra mondiale; Mussolini quando s'impegnò a combattere a fianco di Hitler, e Stalin quando nel 1939 s'impegnò a restare neutrale, mentre Hitler combatteva contro la Polonia, l'Inghilterra e la Francia - rinuncia– rono sempre tutti a una parte della propria sovranità in quanto s'impegna– rono a fare determinate cose, e ad astenersi dal fare altre determinate cose. Ogni trattato internazionale pone freni alla sovranità nazionale delle parti contraenti. La tragedia dell'umanità è che i popoli e i loro governanti sono sempre pronti a limitare la propria sovranità per intraprendere la guer– ra, o minacciare la guerra o difendersi contro il pericolo di guerra, ma mai per garantire la pace. · Sia che si faccia parte di una coalizione di guerra, sia di una coalizione di pace, si deve comunque rinunciare sempre a una parte della propria so– vranità nazionale. Perciò, se vogliamo garantire la pace, dobbiamo accet– tare una limitazione della nostra sovranità nazionale. O accettiamo questa soluzione del problema, o dovremo accettare l'anarchia internazionale, e, di conseguenza, la guerra. Non c'è altra scelta. Ciascuno di noi è sempre pronto a liquidare la "sovranità" degli altri popoli. Ma non appena si tratti della nostra "sovranità," troviamo sempre che si tratta di un diritto sacrosanto che nessuno può legittimamente 116 BibliotecaGino Bianco

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