Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America rezza collettiva" dipendeva completamente dalla illimitata "sovranità nazio– nale" dei suoi membri. In mancanza dell'accordo libero ed unanime, la si– curezza collettiva sfumava nel nulla e la guerra o la minaccia di -guerra, re– stava, in caso ·di controversia, l'ultima risorsa. Era proprio come se i citta– dini di una comunità infestata dai banditi si fossero impegnati non a soc– correre i propri vicini non appena la pace venisse turbata, ma semplice– mente a discutere, caso per caso, se realmente un attacco si fosse verificato; e perfino quando, per unanime decisione, si fosse deciso che effettiva– mente l'attacco aveva avuto luogo, essi fossero rimasti liberi di muoversi o non muoversi in soccòrso di chi era stato attaccato. Finché rimarremo legati a questa mentalità del "ciascun per sé," la "si- Il . " ' f I "1·b ' d 11 " curezza co ett1va restera una vuota rase, e a 1 erta a a paura, una delle famose quattro libertà del presidente Roosevelt, e fondamento di tutte • le altre, non sarà raggiungibile. I difetti della Lega delle Nazioni non dipendevano da questo e quel– l'articolo del Patto della Lega. La radice del male stava in ciò che nessuno era pronto a compiere i sacrifici necessari per imporre la pace. E quando dico "nessuno," intendo non solo i diplomatici e i politici, che erano i personaggi principali che dominavano la scena, ma anche i popoli dei vari paesi europei. Spesso ci vengono a raccontare che la Lega delle Nazioni falH per– ché gli Stati Uniti non ne erano membri. Ma sta di fatto che non furono gli Stati Uniti a far scoppiare la guerra etiopica nel 1935, a violare l'indipendenza dell'Austria e della Cecoslovacchia nel 1938. Se i membri della Lega avessero impedito a Mussolini di attaccare l'Etiopia nel 1935 e avessero bloccato Hitler nel '38 e nel '39, avrebbero reso impos– sibile lo scoppio della attuale guerra, pur non essendo gli Stati Uniti mem– bri della Lega. Non furono gli Stati Uniti a dire loro di rendere la Lega delle Nazioni '. un impostura. V'è qualcosa da aggiungere. Anche se gli Stati Uniti fossero stati mem– bri della Lega delle Nazioni, le cose non si sarebbero svolte diversamente fino a quanto gli stessi Stati Uniti avessero condiviso il modo di pensare di tutti gli altri paesi, e cioè si fossero riservati il diritto di rispettare o meno il principio morale che la guerra è un crimine, che questo crimine dev'es– ~ere, in qualsiasi caso, punito, ~ che ogni paese deve cooperare alla sua punizione. Non sarebbe valso a niente che gli Stati Uniti avessero fatto parte della Lega nel 1935 o nel 1938, ove il Dipartimento di Stato Ameri– cano fosse stato d'accordo con i Ministeri degli Esteri inglese e francese nel lascìare mano libera a Hitler in Austria e Cecoslovacchia. E questo non è tutto. I cittadini amer~cani, erano forse pronti nel 1935 e nel 1938 a partecipare all'applicazione di sanzioni, anche militari, contro Mussolini, per dimostrargli che fare la guerra all'Etiopia non gli sarebbe convenuto, e a minacciare la guerra per impedire a Hitler di annettersi l' Au– stria e la Cecoslovacchia? Non c'era da contarci. La maggior parte degli 114 BibliotecaGino Bianco

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