Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento" in Europa austriaci sarebbero attratti verso una federazione danubiana senza gli Asburgo? Nessun uomo di spirito equanime può dare una risposta a queste doman– de. Ma qualsiasi uomo perspicace sa che l'Austria non è abitata da sel– vaggi, ma da una popolazione molto civile la quale non ha bisogno che gli uomini politici inglesi o i vescovi americani le dicano quel che deve fate. Ci sarà certo bisogno di un periodo di raffreddamento per dare modo alla popolazione di riaversi, pensare, discutere e decidere. L'occupazione tem– poranea da parte di una forza sovranazionale sarà probabilmente inevitabile per qualche tempo. Ma il periodo di raffreddamento non deve essere usato per approfittare della situazione infelice della popolazione, per consegnarla mani e piedi legati agli agenti degli Asburgo, e per manipolare dei falsi plebisciti onde far credere agli Stati Uniti che la restaurazione della Casa d'Asburgo renderebbe felice la popolazione austriaca. L'America di Washington, J efferson, Lincoln e Wilson dovrebbe ten– dere a rafforzare l'influenza dei gruppi progressisti fra la popolazione au– striaca, e non a far risorgere dei gruppi feudali, clericali e burocratici già falliti. Sarebbe davvero un bel caso che lo stesso Franklin D. Roose– velt che ha promosso il New Deal in America dovesse promuovere in Austria la resurrezione dei morti. 4 Ho già abusato fin troppo dello spazio gentilmente concessomi dai di– rettori della Antioch Review, e sono perciò costretto a lasciar da parte i problemi riguardanti l'Italia e la Germania. Ma nel discutere qualsiasi dei problemi locali europei o non europei, il metodo deve essere lo stesso. Innanzi tutto va discusso il problema della riorganizzazione del mondo in un sistema di sicurezza "collettiva" che abolisca le sovranità nazionali assolute, servendosi dell'azione combinata anglo-americana e - per un certo periodo -, del controllo intelligente (il che significa non affidato ai con– servatori) inglese ed americano. Poi bisogna chiedersi se si debba dare il proprio appoggio ad una soluzione comunista, fascista o democratica. E in– fine bisogna rendersi conto delle realtà immediate di ogni paese, e nel di- 4 Queste pagine erano già in corso di stampa quando il Ministero della Guerra americano annunciò che avrebbe formato un battaglione speciale di austriaci i quali "dimostreranno la decisione di questo paese di liberare l'Austria dal dominio dell'Asse." "È stata formata una com– missione militare per la liberazione dell'Austria sotto la presidenza dell'Arciduca Ottone" ("New York Times," 20 novembre 1942). È chiaro che non c'è stato bisogno di nessun periodo di raf– freddamento per decidere che l'Austria dovrà essere separata dalla Germanià e che la Casa d'Asburgo dovrà esservi restaurata. Né fu necessario un periodo di raffreddamento perché la Com– missione presieduta dall'Arciduca Ottone affermasse che "circa dieci milioni di americani sono di discendenza austriaca" (vedi lo stesso numero del "New York Times"). Per mettere insieme dieci milioni di americani di discendenza austriaca la Commissione dovette includervi non sol• tanto gli austriaci, ma anche i cechi i magiari i croati gli sloveni e gli italiani del Trentino e dell'Istria o perfino i bavaresi, se i bavaresi saranno assegnati all'Arciduca Ottone "in com– penso" dei cechi, croati e polacchi che avranno il permesso di andarsene per conto proprio. In questo caso i bavaresi saranno diventati "austriaci." Il ·riconoscimento di Darlan come "pro– tettore degli interessi francesi" nel Nord Africa e la creazione di una Commissione che dichiara che esistono dieci milioni di americani di discendenza austriaca, sono due conseguenze di una stessa mentalità, che è una mentalità tory. Sarebbe interessante sapere se la visita di Myron Taylor a Roma ha avuto niente a che vedere con queste decisioni. Anche quella visita è il prodotto di una mentalità tory. [Nota di G. S.] 101 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=