Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento" in Europa Un conservatore inglese, l'ex Primo Lord dell'Ammiragliato Duff Coo– per, tenne fra il dicembre del 1939 ed il marzo del 1940 un giro di confe– renze negli Stati Uniti per dirci che il pretendente al trono austriaco, l'Arciduca Ottone di Asburgo, era "un giovane simpatico e brillante." Poi nel febbraio del 1940 l'Arciduca Ottone arrivò in persona negli Stati Uniti "per ottenere l'appoggio dei cattolici americani alla sua causa" (New York Herald Tribune, 27 febbraio 1940). Il Presidente Roosevelt invitò l'Arciduca a prendere il tè. Un pranzo di gala per un vero re, una cola– zione per il Presidente di una Repubblica dell'America Centrale, ed una tazza di tè per il pretendente cattolico al trono austriaco! Pochi giorni dopo essere sbarcato a New York, Ottone assistette ad una messa di requiem per gli austriaci che erano morti "dopo l'annessione alla Germania, due anni fa" (New York Herald Tribune, 14 marzo 1940). Se vi fossero stati inclusi alcuni anni di storia austriaca di piu, l'Arciduca avrebbe dovuto pure ricordare la fine di quegli austriaci assassinati dal suo "leale suddito" Dollfuss nel febbraio 1934 per far piacere a Mussolini ed a Pio XL Poi, po– che settimane prima della caduta della Francia, la radio di Parigi dette una viva descrizione in tedesco di una messa in memoria dell'ultimo de– gli Asburgo, l'imperatore Carlo, e commiserò i viennesi per essere stati pri– vati delle loro "cerimonie sacre" dai nazisti atei. In questo modo si diceva agli operai viennesi che se essi avessero contribuito alla caduta di Hitler, sarebbero stati ricompensati con la restaurazione di quei clerico-fascisti fau– tori della Casa cl' Asburgo che nel marzo 1934 avevano bombardato le loro case. Nel gennaio 1941 l'Arciduca Ottone fu ricevuto solennemente a Cleveland, nell'Ohio, ed il Vescovo cattolico Schrembs espresse la spe– ranza e l'augurio "·che sia possibile nel prossimo futuro all'Arciduca Ottone di essere acclamato sul trono al grido di 'Viva il Re Ottone.'" Il Ve– scovo Schrembs aveva già difeso Padre Coughlin chiamandolo "difensore della democrazia americana" ed era un grande ammiratore di Mussolini: "Ammiro quel che il Fascismo ha fatto per l'Italia" aveva detto (New York Post, 13 agosto 1936). Non meraviglia quindi che si facesse sostenitore della restaurazione degli Asburgo. In quella occasione l'Arciduca dichiarò che sarebbe stato necessario smembrare la Jugoslavia per formare quella confed~razione danubiana di cui egli sarebbe divenuto il sovrano. (T he Cleveland Press, 13 gennaio 1941 ). Cos1, prima ancora che Hitler e Mussolini smembrassero la Jugoslavia, l'Arciduca Ottone ave– va promesso che anch'egli avrebbe fatto lo stesso con l'aiuto del Vescovo di Cleveland e di Duff Cooper. Nessuno di questi signori si sognò di aspet– tare il periodo di raffreddamento per formulare ed annunziare i suoi piani. Le manovre dell'Arciduca Ottone in Inghilterra ~e negli Stati Uniti produssero il loro effetto in Germania. Il 1O marzo 1941 Goebbels annun– ciò nel suo giornale che l'Arciduca Ottone aveva sottoposto ad alcune personalità americane un piano per la riorganizzazione dell'Europa, piano ela– borato dai principali uomini politici d'Inghilterra, Francia, Polonia, Ceco– slovacchia ed Austria. La Francia si sarebbe appropriata della riva sini- 99 10 L,u.. 0teca Gino. Bianco

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