Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

r Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento" in Europa ' Le lotte fra maggioranze e minoranze sono la naturale conseguenza della paura, del complesso d'inferiorità, e della mania di persecuzione. Quando esistono tali sentimenti, né la maggioranza né la minoranza possono affron– tare con equanimità il problema dei loro· rapporti reciproci. Soprattutto quando il ceppo della minoranza nazionale si trova in uno Stato limitrofo, la minoranza nazionale diventa un pericolo, giacché se scoppiasse la guerra potrebbe tradire. E quindi' la maggioranza vuole ad ogni costo snazio– nalizzarla ed assimilarla imponendo l'unità, ossia l'unanimità obbligatoria, in fatto di politica, di religione, d'istruzione, di sport, nel modo di ve– stire, di cucinare e di soffiarsi il naso. D'altra parte, la minoranza comin– cia a temere di essere assin1ilata dalla maggioranza se vive in buoni rap– porti con essa. Essa guarda oltre i confini politici entro cui è racchiusa, e nutre una sola speranza: la guerra, una guerra di liberazione per se stessa, che capovolga la situazione e riduca all'oppressione i propri oppressori sconfitti. Nessun compromesso è possibile; la guerra a fondo diventa la regola per tutte e due le parti. I confini politici potranno venire modi– ficati, ma il problema .rimane insoluto e la vittima di oggi sarà l'oppres– sore di domani. Ogni europeo è particolarmente sensibile al problema del trattamento delle' minoranze nazionali. Chiunque vuole creare turbamenti nei rapporti internazionali, mette invariabilmente in luce le ingiustizie, reali o presunte, di cui sono vittime i suoi compatrioti nei paesi limitrofi. L'uomo medio in Europa non si scalda per questioni coloniali o problemi riguardanti le ma– terie prime; soltanto i giornalisti ed i professori d'università vorrebbero fare scoppiare le guerre per questioni del genere. Ma non appena si trat– ta di ingiustizie sofferte da connazionali nei territori di paesi confinanti, la gente impazzisce, e lo spettro della guerra compare all 'orizzon.te . Il Patto della defunta Lega delle Nazioni impose ai governi succeduti all'Impero austro-ungarico l'obbligo di fare rispettare i diritti personali, reli– g1os1 e politici delle minoranze. Ma il Segretariato della Lega e i governi delle cosf dette grandi Potenze fecero cadere quelle clausole nei dimenticatoio. Se si vorranno mantenere le promesse di un migliore or– dine internazionale, questo problema non dovrà piu essere ignorato. Tuttavia sarebbe inutile affidare questo compito ai governi che hanno minoranze entro i loro confini, giacché è difficile che facciano domani quello che non hanno fatto ieri. La protezione delle mi– noranze di tutti i paesi dovrebbe essere affidata ad una commissione sovran– nazionale, e tutti i territori misti dovrebbero essere occupati da una forza di polizia sovrannazionale. Un lungo periodo di raffreddamento sarà inoltre necessario non soltanto per creare istituzioni 1amministrative, fi– nanziarie, educative, religiose, commerciali e ricreative che siano ispirate al principio dell'eguaglianza dei diritti, ma anche per educare i gruppi in contrasto a rispettare questo principio ed a metterlo costantemente in pratica. E per questo sarà realmente necessario un periodo di raffreddamento della durata di "almeno una generazione." 97 Biblioteca Gino· Bianco

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