Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento" in Europa lazioni a rimettersi in piedi. Non bisognerebbe inviarvi soltanto soldati; ma anche esperti di problemi economici ed amministrativi. Tutto ciò conferma la necessità e_urgenza di risolvere il problema dei confini occidentali della Russia. Se questo problema sarà risolto ora, l'occu– pazione della Polonia e della Romania da parte delle forze armate delle Nazioni- Unite avverrà in pieno accordo con Stalin, e potrà essere . prepa– rato fin d'ora con Stalin secondo un piano concordato e senza sollevare sospetti e risentimenti. Se manca quest'accordo, qualsiasi intervento milita– re in Polonia ed in Romania, rischia di divenire il primo atto di una guerra fra la Russia e le Nazioni Unite. È forse questa la speranza dei conser– vatori inglesi ed americani? Quest'opera di assistenza e di ricostruzione sociale, amministrativa e po– litica richiederà un lungo "periodo di raffreddamento." Ci vorranno pa– recchi anni prima che le soluzioni di questi problemi diventino defini– tive. Ma non ~ovremo attendere la fine della guerra per affrontare questi problemi. Bisognerebbe formare subito delle commìssioni di esperti apparte– nenti a· tutte le Nazioni Unite compresi naturalmente anche polacchi e rumeni. Esse dovrebbero tracciare dei piani per la riorganizzazione di quei paesi da attuarsi alla fine della guerra sotto la protezione dell'esercito di ricostruzione. Questi piani non dovrebbero essere improvvisati da un gior– no all'altro sotto la spinta del bisogno immediato. - Nell'affrontare questi problemi, dovremmo tener presente che in Polonia le classi inferiori sono state governate dal 1919 al 1939 da un'oligarchia di colonnelli, uomini politici, grandi proprietari di ·terre e rappresentanti dell'alto clero, i quali non seppero mai rispettare i diritti della gente co– mune. Forse che l'America vorrà intervenire nella Polonia del dopoguerra al fine di restaurarè il regime distrutto da Hitler nel 1939? O non vorrà piuttosto aiutare una nazione schiacciata come quella dei contadini po– lacchi, a liberarsi dal dominio dei vecchi padroni? Cercare di eludere questa questione col pretesto che sia necessario u:n lungo armistizio per sapere cosa convenga fare, può significare soltanto che in fondo all'animo di alcune persone la questione' è già stata ri- · solta in senso oligarchico, che si nt1ene poco prudente svelare questa soluzione ora, e che ci si vuole servire del periodo di raffreddamento· per fare qualche brutto imbroglio. _Un armistizio, breve o lungo che sia, non può fornire di per se stesso una soluzione. Potrebbe soltanto servire a creare nuovi mali se i conser– vatori inglesi ed americani fossero lasciati libe~i di risolvere i problemi del dopoguerra come a loro pare e piace. 1 2. Frontiere. - L'opera di assistenza e di ricostruzione in Polonia sarà strettamente connessa al problema delle sue frontiere. Un paese non può riorganizzarsi. se non sa quali debbono essere i propri confini. Oltre al problema, già menzionato, dei confini fra la Polonia e la Russia Sovietica, v'è il problema del famoso corridoio polacco. Il Trattato di 93 BibliotecaGino Bianco

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