Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento" in Europa Può darsi che abbiano ragione, giacché Stalin non è né migliore né peg– giore di Lord Halifax o del Generale Sikorski. Ma risolvere il problema ora, su richiesta di Stalin, anche se l'accordo dovesse essere violato in seguito - il che è una pura supposizione - produrrebbe ora un gran– de effetto psicologico in Europa. Ecco qui un evidente e immediato vantaggio che non dovrebbe essere gettato via per eventualità future del tutto ipotetiche. . Speriamo allora che quando avrà inizio il periodo di raffredda– mento questo ostacolo sia stato già eliminato. Ammesso che ciò avvenga, c'è poi un'altra questione da risolvere ora, senza attendere ulte– riormente. Concesso che il Foreign Office e lo State Department facciano sul serio quando dichiarano nelle loro radio-trasmissioni di voler estirpare· il nazismo ed il fascismo ·"in ogni parte del mondo,,, è lecito chiedersi se essi hanno deciso di promuovere regimi cripto-fascisti o di fascisti fabiani sul modello del governo dei tories nei paesi europei ad occidente della Rus– sia, o piuttosto di appoggiare al massimo i gruppi democratici affinché si affermino dappertutto. Il sangue dei nostri giovani dovrà essere versato per gli ideali di Jefferson e Lincoln, o per quelli di Lord Halifax, di My– ron C. Taylor e. di Padre Coughlin? O si fa una politica o se ne fa un'altra. Non è possibile farle tutte e due insieme. Abbiamo letto che impedire che si sviluppi una rivoluzione nei paesi sconfitti "è parte integrante del programma americano per la rior– ganizzazione del mondo" (The American Mercury, Novembre 1942, p. 538). Se per "rivoluzione,, s'intende una crisi di disgregazione sociafe do– vuta al crollo del sistema economico e politico creato da Hitler in Ger– mania e nei territori controllati dalla Germania, o un vittorioso tentativo comunista di impossessarsi dei paesi ad ovest della Russia approfittando di tale disgregazione, quel "piano" americano dovrebbe essere sottoscritto da ognuno di noi. Ma se i tories inglesi e americani pensano che ogni baccano per le str~de è una rivoluzione, e che per impedire questa specie di rivolu– zione essi debbono limitarsi a liquidare Hitler e Mussolini (" un uomo ed un uomo soltanto") e p~chi altri personaggi odiosi, e debbono dare. il loro ap– poggio ad una soluzione semifascista, criptofascista e fascista fabiana dei pro– blemi europei locali, essi dimostrano di aver fatto il voto di rimanersene eter– namente nelle nuvole. Tutto quello che essi fanno in Europa per dare ai problemi locali una soluzione semifascista scoraggia i gruppi antifascisti (non c_omunisti)e spiana dappertutto la via a rivoluzioni comuniste molto piu pericolose. I conservatori sono destinati alla sconfitta per gli errori e i delitti che hanno commesso dal 1919 ad oggi. Ogni tentativo fatto per appoggiarli, indebolendo i democratici, rafforza soltanto i comunisti anziché i conservato– ri. Per vent'anni i conservatori inglesi e americani hanno fatto tutto il pos– sibile per rendere inevitabile la guerra attuale. Dovranno ora grazie ·alla loro eccezionale intelligenza rendere inevitabile anche _una rivoluzione co– munista? 91 Biblioteca Gino Bianco

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