Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento" in Europa a qualcun altro che riorganizzerà e controllerà l'Europa senza democrazia, senza giustizia e senza ragione. Non si comprende perché la soluzione di questo problema fondamentale dovrebbe essere rinviata fino a quando avrà inizio il periodo di raffredda– mento. Se la volontà di risolverlo esiste ora, esso può essere risolto ora, e la sua soluzione dovrebbe essere annunciata ora, senza alcun altro indugio. Il problema non dovrebbe essere evitato nascondendosi dietro la cortina ' fumogena del periodo di raffreddamento. I diplomatici debbono rendersi con– to che essi non possono prendersi giuoco di tutti, per sempre.2 I confini ocddentali della Russia sovietica Oltre al problema generale se la illimitata sovranità nazionale debba es– sere o meno abolita una volta per sempre per tutti, vi saranno un'infinità di problemi locali che i governi delle Nazioni Unite (e cioè l'Inghilter– ra, l'America e la Russia per quanto riguàrda l'Europa) dovranno risolvere. Esaminiamo alcuni di questi problemi. Innanzi tutto, siamo disposti a dare mano libera alla Russia comunista nell'Europa continentale dopo il crollo militare della Germania? A giudicare dalle informazioni disponibili non sembra probabile che una rivoluzione comunista possa aver luogo in nessuno dei paesi fuori della Russia, a meno che la Russia non possa intervenirvi con le sue forze ar– mate. Certo, dopo il crollo nazista, i fascisti, i nazisti e i loro complici sa– ranno trattati dappertutto senza pietà, e dei mutamenti radicali nella strut– tura economica e politica saranno ovunque inevitabili, e dovrebbero essere ben visti e favoriti. Ma una rivoluzione comunista è qualcosa di completa– mente diverso. Se si am1nette che non sia desiderabile che si stabiliscano dei regimi co– munisti fuori della Russia creati con l'aiuto delle forze armate russe, è ovvio che il Foreign Office inglese e lo State Department americano dovrebbero ac– cordarsi con Stalin per stabilire quali debbano essere i confini occidentali della Russia quando dalla crisi attuale emergerà una nuova Europa. . Su questo punto le richieste di Stalin e quelle del governo polacco in esilio sono in contrasto. Nel dicembre del 1941 Stalin ed il Generale Sikorski, Primo Ministro del governo polacco in esilio, firm.arono una "dichiarazione di amicizia e di reciproco aiuto" contro "l'imperialismo hitleriano" (New York Times, 6 dicembre 1941 ), ma non ci dissero se erano venuti ad 1 un accordo circa la frontiera russo-polacca. Pochi giorni dopo, in seguito a "ripetuti scambi di vedute" che avevano avuto luogo ·a Mosca fra il Ministro degli Esteri . inglese Eden e Stalin, fu annunciato che vi .era "identità di vedute..." su tutte le questioni relative alla condotta della guerra (New York Times, 29 2 Salvemini parafrasa qui un passo di un noto discorso di Lincoln. 87 Biblioteca Gino Bianco

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