Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Necessità di una politica per il "periodo di raffreddamento II in Europa no la compiacenza di accordarsi su -questo punto. Le potenze vincitrici si assumeranno il nobile compito di mantenere l'ordine e la pace con le pro– prie forze armate, unendo, se lo riterranno opportuno, dei frammenti delle proprie forze armate sovrane col nome di "forza di polizia internazionale," per mantenere disarmata la Germania e qualsiasi altra nazione che dovrà es– sere privata della propria sovranità nazionale. Questa cosiddetta forza di po.– lizia internazionale esisterà. soltanto "negli anni del dopoguerra," e sarà abo– lita appena "verrà istituito un sistema permanente di sicurezza generale." L'articolo 8 della Carta Atlantica, e Welles nel suo discorso del 30 maggio 1942, hanno parlato di sicurezza "generale" e non "collettiva." Ciò significa che la pace e l'ordine non saranno imposti mediante un sistema a cui parteciperanno tutti i paesi, ma mediante un sistema per cui le potenze vincitrici, senza alcun bisogno di cooperazione collettiva, imporranno la si– curezza dappertutto nel mondo e cioè la "sicurezza generale." Quanto tempo durerà questa sicurezza? Naturalmente essa durerà fino a quando l'Inghilterra sovrana e gli Stati_ Uniti sovrani si trovera_nno d'accordo. Quando questo accordo verrà meno, ciascuno farà quello che gli piacerà. Non sono forse "sovrani"? Allora i suc– cessori al Foreign Office del Visconte Simon e di Eden andranno di nuo– vo a Berlino a dire ai tedeschi che essi potranno pure costruire una nuo– va flotta, a condizione che non ne facciano uso contro l'Inghilterra. E il vecchio gioco dell'equilibrio delle forze continuerà fino a quando non scoppierà la terza guerra mondiale. Ricordiamoci _che nell'agosto del 1941, nel commentare la Carta Atlantica, Churchill ci informò che "gli Stati Uniti e l'Inghilterra ritengono ora che non vi saranno mai piu guerre," e che perciò le loro precauzioni non avrebbero valore che per un certo perio– do di tempo prevedibile. Uno dei pezzi grossi della diplomazia inglese, Lord Vansittart, ci ha generosamente concesso un respiro di "almeno una gene– razione" (Associated Press, 18 febbraio 1942). Fra la prima e la seconda guerra mondiale sono trascorsi non piu di vent'anni, meno di una generazio– ne. Prima che la terza guerra mondiale faccia seguito alla seconda vi sarà "almeno" lo spazio di tempo di un.a generazione. Rallegriamocene! Non vi è stato bisogno di un periodo di raffreddamento per giungere a queste conclusioni, e le potenze vincitrici agiranno anche durante il· pe– riodo della distensione colla mentalità da cui sono derivate queste con– clusioni, se questa mentalità non sarà stata abbandonata. Né vi è bisogno di un periodo di raffreddamento per comprendere che la fatale teoria della illimitata sovranità nazionale ci farà perdere la pace, se la mentalità da cui questa dottrina deriva non ci avrà già fatto perdere la guerra. Hitler ha sciolto o asservito tutte le organizza2{ioni militari nei pae– si di Europa ad occidente della Russia; ha abolito tutte le frontiere doga-. nali; ha moralmente distrutto le classi agiate; tu~ti i vecchi governi "so– vrani" sono stati eliminati o asserviti. Se Hitler vincerà la guerra dopo que– sta. diabolica opera di distruzione, dovrà fare un'opera altrettanto diabolica di ricostruzione per assicurare allo Herrenvolk il controllo su un'Europa uni- 85 Biblioteca Gino Biarico

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