Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America riuscendo a raggiungere 1 nostri alleati in Italia. E la risposta è senz'altro negativa. Le persone alle quali sono affidate le trasmissioni giornaliere ad onde corte dirette all'Italia (o ad ogni altro paese) non possono preparare un buon testo, se l'unico campo che potrebbe essere fecondo per una lotta politica - l'appello in termini concreti ad un futuro migliore - è ad essi precluso. E allora essi si danno a raccontare storie di pellirosse che sono fedeli all'America, e di tribu africane che sono fedeli a De Gaulle, o sono costretti ? vantarsi della formidabile potenza militare che l'America avrà ... nel 1943! Sfortunatamente, non si limitano a questo. Essi dicono ai loro ascoltatori: "Poveri voi! Voi dovete avere paura di noi. Noi vi schiacceremo con i nostri aeroplani, i nostri carri armati, i nostri cannoni e coi nostri sol– dati americani ben nutriti e ben vestiti. Ma fortunatamente per voi, sia– mo anche generosi oltre che potenti. I nostri aerei da bombardamento si chiamano Li.berators. Prima che riduciamo le vostre belle città in polvere, mostratevi degni del nostro perdono. Affrettatevi a darci una rivoluzione. Ma non ingannatevi. Ricordate bene che quando il fascismo sarà crollato man– terremo in sella il Re o per lo meno il Principe ereditario, e tutti quei Bado– glio e quei Grandi che sono stati complid di Mussolini, e ci penseranno .loro a mettervi a posto se non vi dimostrerete saggi.,, Questa non è lot'ta politica contro Mussolini, ma contro gli Stati Uniti d'America. È sabotaggio morale della peggiore risma. Il prestigio degli Stati Uniti era enorme in Italia prima del 1942. Milioni d'itafo~ni, specialmente dell'Italia meridionale, hanno conosciuto questo paese per avervi lavorato o hanno parenti negli Stati Uniti. Chi visita l'Italia trova gente che par– la inglese perfino nei villaggi piu sperduti. Lo zio Sam era il simbolo di una magnifica realtà nota a milioni di italiani. Ebbene, pochi mesi di un'inetta propaganda politica nelle trasmissioni dirette all'Italia nel 1942, hanno reso ridicola l'America agli occhi degli italiani. Se i responsabili di una tale inefficienza in questi servizi si vogliono fare un'idea della impressione su– scitata in Italia, basterà che interroghino quei cittadini americani (non i diplomatici) che sono tornati lo scorso giugno dall'Italia a bordo del "Gri psholm." Il discorso del Ministro dèlla Giustizia Biddle del 12 ottobre scorso, che annunziava che i residenti di origine italiana in questo paese non sa– rebbero stati piu considerati "stranieri nemici," è stato il primo ed unico atto intelligente della nostra propaganda politica contro Mussolini. Con quel discorso noi abbiamo detto agli italiani di tutto il mondo che la de– mocrazia americana combatte Mussolini ed il fascismo, e non il popolo italiano. Ciò avrà una profonda ripercussione sull'animo degli italiani d'I– talia ed anche degli italiani del Sud America dove vivono due milioni di persone di origine italiana che godono di grande influenza. Ma la mossa politica del 12 ottobre sarà ben presto dimenticata se non sarà seguita da altre mosse, e se le nostre trasmissioni ad onde corte dirette all'Italia non saranno organizzate con un minimo di buon senso. 80 BibliotecaGino Bianco

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