Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

I nostri Alleati all'interno dell'Italia lo sono piuttosto scettico circa le notizie a getto continuo sui movi– menti clandestini europei che vengono fatte circolare negli Stati Uniti. Per esempio, secondo una di queste notizie, che proviene da Londra e porta la data èlel 15 settembre "in Italia negli stabilimenti FIAT per la costruzione di aeroplani ed automobili ha avuto luogo uno sciopero della duratà di sei ore che ha costretto la direzione a concedere agli operai gli aumenti di paga richiesti" (Christian Science Monùor, 16 _settembre 1942). Gli stabilimenti FIAT di Torino impiegano non meno di 30.000 operai. Oggi in Italia gli scioperi sono proibiti e sono puniti severamente con pene sempre piu gravi. Uno sciopero illegale di sei ore eseguito da hon meno di 30.000 operai dimostrerebbe non soltanto che esiste un malcon– tento diffuso, ma che esiste anche un'organizzazione rivoluzionaria efficien– te e quasi perfetta. Sfortunatamente la buona novella giunse a Boston, via Londra, e fu presa da un giornale svizzero il cui titolo non venne nemmeno menzionato. Torino dista soltanto un paio di ore dalla frontiera svizzera. Qualsiasi agente segreto inglese o americano, che avesse avuto un minimo di iniziativa avrebbe potuto mandare qualcuno dalla Svizzera a Torino per verificare un avvenimehto di cos1 straordinaria importanza. Sarebbe bastato avere una breve conversazione con uno qualsiasi dei 30.000 operai. I servizi d'informazione inglese ed americano avrebbero dato la maggiore pubblicità possibile all'avvenimento per dimostrare che il re– gime fascista era vacillante, e la notizia sarebbe stata radiotrasmessa all'I– talia ininterrottamente. Ma niente di simile è accaduto. Di conseguenza, dobbiamo pensare o che lo sciopero non sia mai avvenuto, o che i servi– zi d'informazione inglesi ed americani in Svizzera non valgono niente. lo penso che qualche piccolo incidente di scarso valore sia avvenuto alla FIAT e che sia stato poi esagerato con ottimistica faciloneria. Tuttavia, se è vero che bisogna essere prudenti nell'accettare per vere molte notizie, non v'è dubbio che esistano in Italia, come in tutti gli altri paesi oc::"cupatidai nazisti, forti correnti rivoluzionarie clandestine. Ed è anche certo che ~ttorno ai vari nuclei rivoluzionari è andato conti– nuamente aumentando in Italia il sentimento antifascista ed antitedesco. V'è bisogno di piu notizie Secondo notizie di fonte sicura, in Italia vi sono circa un milione e duecentomila apparecchi radio di cui il 50 per cento ad onde corte. Un decreto del 27 febbraio 1942 minacçia la pena della prigione da tre mesi a tre anni per chiunque sia colto ad ascoltare trasmissioni radio di un paese nemico, o neutrale. Questo dimostra che la gente ascolta le tra– smissioni straniere. Non sappiamo quanti italiani le ascoltano, ma sappia– mo. che in Italia le notizie si spargono con rapidità straordinaria passan– do di bocca in bocca. Saville R. Davis, un giornalista americano di ec- 75 Biblioteea Gino Bianco

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