Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Come si deve parlare all'Europa sotto il controllo di Hitler propri nazisti, ma anche sui tedeschi che odiano i nazisti e farebbero qual– siasi cosa per liberarsene. Se noi condanniamo odiamo ed insultiamo tutti i tedeschi senza distinzione, e se scoraggiamo anche quelli che sono pronti a lavorare per noi, l'unica cosa che ci rimane da fare è distruggere tutta la popolazione tedesca o la maggior parte di essa, o per lo meno dividere la Germania in tanti piccoli frammenti. E infatti questa è la conclusione logica che il dottor Goebbels ha potuto trarre dalle trasmissioni di Sir Robert, ed è sulla base di questa conclusione che ora egli sta battendo la grancassa dell'unità nazionale tedesca. Ad evitare equivoci, ci tengo a dichiarare che niente mi è sembrato piu opportuno dell'annuncio di Churchill che "qualunque cosa dovremo incassare noi la incasseremo, per restituirla poi in misura anche maggio– re. Anche noi sappiamo colpire duramente." Queste forti parole si addì– cono al virile capo di un popolo virile. Siamo in guerra e nessuno può pretendere che gli arei da bombardamento inglesi o americani facciano di– stinzione fra tedeschi "buoni" e tedeschi "cattivi." E quando il sistema nazista crollerà, dobbiamo aspettarci di sentire che sono state commesse violenze sia in Germania che nei paesi occupati. Ci saranno terribili rap– presaglie, e gli innocenti sconteranno per i responsabili. Ma quando i go– verni in esilio annunciarono ufficialmente da Londra che per gli "atti di vio– lenza" comn1essi contro le popolazioni civili nei paesi occupati sarebbe stato ritenuto responsabile chiunque li avesse "ordinati, commessi o vi aves– se in alcun modo partecipato" (comunicato ufficiale del 13 gennaio 1942) essi non pensavano al periodo di guerra o a quello dell'immediato dopoguerra, a proposito del quale nessuno può azzardare delle previsioni, ma al periodo della riorganizzazione che sarà controllato dai governi delle nazioni vincitrici. Ora, visto che tutti i soldati tedeschi hanno in un modo o nell'altro "partecipato ad atti di violenza contro la popolazione civi– le" nei paesi occupati, questo comunicato minacciava una vasta parte della popolazione tedesca. E come se queste smargiassate non bastassero, si è anche comunicato ufficialmente ai tedeschi che le pene saranno com– minate "da tribunali regolari." Vien fatto di chiedersi quante prigioni sa– ranno necessarie per ospitare i milioni di tedeschi in attesa di giudizio e quante migliaia di giudici ci vorranno per giudicarli. Queste futili minac– ce giovano per il momento alla propaganda del dottor Goebbels a fa– vore dell'unità nazionale. I sistemi usati nei riguardi dell'Italia sono ancora piu assurdi. Nel di– cembre del 1940 Churchill disse al popolo italiano che Mussolini, pur es– sendo senza dubbio un "grande uomo," aveva da solo portato l'Italia sul– l'orlo dell'abisso. Sarebbe stato difficile concepire una dichiarazione piu infelice. Mussolini non avrebbe potuto portare alla rovina piu di 40 milio– ni di italiani se non avesse trovato dei complici e dei seguaci fra di loro. Gli antifascisti in Italia rimasero sconcertati. Era evidente che i conser– vatori inglesi erano pronti a sacrificare il popolo italiano a favore dei com– plici e collaboratori di Mussolini purché questi si fossero sbarazzati di lui. 57 BibliotecaGino Bianco /

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