Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

L'Italia vista dall'America nessuno, in Italia ed in Germania dovrà pagare il fio per la tragedia attua– le, non so come si potrà far mai comprendere, una volta per sempre, che l'aggressione è un gioco rischioso che non deve essere piu tentato. Ciò non significa che dobbiamo minacciare tutti indistintamente di rappresa– glie, né che le nostre intenzioni debbono rimanere avvolte nel mistero. Noi dovremmo cercare di creare una netta separazione fra le grandi masse delle popolazioni tedesca ed italiana, che dovrebbero essere lasciate in pace, ed i loro capi che dovrebbero essere trattati senza pietà, e che dovrebbero essere informati di ciò in anticipo. Noi dovremmo annunziare che, mentre non consideriamo tutti i te– deschi responsabili per la fucilazione di ostaggi, ne riteniamo invece diret– tamente responsabili i capi del partito nazista, i capi militari, gli ambascia– tori e tutti gli alti funzionari. Di conseguenza, alla fine della guerra, saran– no uccisi tanti pezzi grossi tedeschi quanti sono gli ostaggi che sono stati • assassinati; e non dovremmo perdere tempo ad intentare processi. Il sempli- ce fatto di essere un alto funzionario dell'amministrazione civile o mili– tare nazista, sarà motivo sufficiente per essere accusato, condannato e fu– cilato. Contemporaneamente, le proprietà di tutte le persone appartenenti alle classi privilegiate tedesche dovrebbero essere confiscate per compen– sare coloro che fuori dalla Germania ebbero le loro case e le loro aziende saccheggiate. Lo stesso messaggio dovrebbe essere trasmesso anche agli italiani. Queste promesse di punizioni spietate da infliggere alle alte gerarchie della Germania nazista e dell'Italia fascista non dovrebbero essere fatte da radiocommentatori senza responsabilità di governo. Esse dovrebbero essere formulate solennemente dal Parlamento inglese, dal Congresso e dai go– verni di tutte le altre Nazioni Unite. Bisognerebbe formare delle commis– sioni ufficiali per compilare degli elenchi di persone, cominciando da quel– le che ricoprono le piu alte cariche e che, alla fine della guerra, saranno condannate a morte, o avranno le proprietà confiscate, o entrambe que– ste cose; ed i nomi di queste persone andrebbero comunicati per radio. Bisognerebbe dire alle popolazioni italiana e tedesca che esse stanno com– battendo non per sfuggire a delle rappresaglie che nessuno ha in mente di compiere contro di loro, ma perché Hitler, Goebbels, Himmler, Ribben– trop e i loro generali vogliono salvare la loro pelle e la loro proprietà. Noi dovremmo ripetere il motto della rivoluzione francese "guerra ai pa– lazzi e pace alle capanne." · Io ritengo che delle trasmissioni come quelle fatte da Sir Robert Van– sittart alla fine del 1940, e che furono tramandate ai posteri nell'opu– scolo intitolato Fosco passato servono soltanto a rafforzare fra i tedeschi la persuasione che essi sono tutti nella stessa barca, e che sono tutti desti– nati a subire la vendetta degli inglesi. Dal punto di vista politico queste trasmissioni hanno portato molta acqua al mulino della propaganda del dottor Goebbels. Qualsiasi uomo di buon senso può giudicare da sé quale effetto devono aver avuto le parole di Sir Robert non soltanto sui veri e 56 BibliotecaGino Bianco

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