Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America

Come st deve parlare all'Europa sotto il controllo di Hitler stre trasmissioni, senza alcun commento, su quel che si fa altrove; in modo che possano utilizzare, volendo, i metodi escogitati da altri. Ma bi– sogna evitare soprattutto di dare informazioni inesatte o esageratamente ottimistiche. Ogni notizia che può essere facilmente contraddetta è dan– nosa. Invece di sognare rivoluzioni che sono impossibili, fino a che la po– tenza militare delle Nazioni Unite non sarà paragonabile a quella di Hi– tler, ed invece di chiedere alle popolazioni europee di affrontare pericoli mortali senza ricevere da noi aiuti adeguati, noi dovremmo offrir loro una speranza a cui aggrapparsi spontaneamente, anche a rischio della propria vita. · Quanto piu si prolunga la guerra, tanto piu le popolazioni del con– tinente saranno minacciate di morire di fame. Qui in America non sap– piamo che significhi la scarsezza di viveri. Quando vedo lo spreco di ge– neri alimentari, di burro per esempio, che ancora vien fatto dappertutto, rimango allibito. La fame di cui soffrono gli europei, dovrebbe essere usata come un'arma in questa guerra, nonché come strumento di politica inter– nazionale nel periodo dell'immediato dopoguerra. Ai tedeschi ed agli ita– liani, e anche ai francesi, bisognerebbe dire che, se quando viene il mo– mento opportuno essi coopereranno come meglio potranno nella comune lotta contro Hitler, Mussolini e Pétain, riceveranno lo stesso trattamento delle popolazioni delle nazioni alleate. Chi si muoverà per ultimo sarà an– che l'ultimo ad essere aiutato. E chi non si muoverà affatto non potrà aspettarsi di essere aiutato. Né dobbiamo limitarci solo a fare delle frasi: dobbiamo dimostrare di voler fare sul serio ciò che diciamo. Non è difficile calcolare quello di cui ciascun paese avrà bisogno nei primi sei mesi o nel primo anno dopo la fine delle ostilità. Mentre la guerra è ancora in atto, gli Stati Uniti do– vrebbero cominciare ad ammassare riserve per il periodo dell'immediato do– poguerra. La produzione nordamericana non sarà in grado di soddisfare questo fabbisogno, e bisognerà quindi ricorrere all'America del Sud. Verreb– bero cos1 creati degli interessi economici nell'America del Sud che leghe– rebbero quei paesi agli Stati Uniti ed al Canadà molto piu che non lo facciano le vuote parole degli uomini politici e dei diplomatici. Poche settimane fa è stato annunciato che gli Stati Uniti avevano deciso di consolidare l'economia del Sud America comprando ed ammas– sando i suoi prodotti quali caffè, cacao e banane. (New York Times, 9 maggio). Non è che a me non piacciano il caffè, il cacao o le banane, ma sono viveri che appartengono alla guerra economica difensiv_a.Se vo– gliamo passare all'offensiva, sia nella lotta economica che in quella poli– tica, dobbiamo ammassare grano, carne e latte condensato. E mentre si fa del lavoro in _questo senso - in concreto e non sulla carta - biso– gnerebbe darne notizia nelle nostre trasmissioni all'Europa, esponendone gli intenti. Ma la promessa di riçompense future nori risolve tutti i problemi. Se 55 BibliotecaGino Bianco

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