Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo 10. Consigliere d'amministrazione della Riunione Adriatica di Sicurtà 11. Consigliere d'amministrazione della Società Telefonica Internaziona- le Piemontese e Lombarda (Stipe!) 12. Presidente della Società Idroelettrica dell'Isarco 13. Presidente della Società Trentina di Elettricità 14. Consigliere d'amministrazione della Società Elettrica Italo-Albanese 15. Vicepresidente della Società Autostrade 16. Presidente della Società per la Sede delle Associazioni Industriali 17. Presidente della Società Vanossi 18. Consigliere d'amministrazione della Agricola Somala 19. Consigliere d'amministrazione della Immobiliare Automobile Club 20. Presidente della Immobiliare Sabauda. Fra gli altri consiglieri d'amministrazione della confederazione basti ricordare Agnelli, consigliere delegato della Fi_at, e Donegani, consigliere delegato della Montecatini. È chiaro che questi signori rappresentavano nel· modo piu perfetto gli interessi della grande industria italiana. Il 30 dicem– bre 1933, Mussolini licenziò da quella carica Benni e nominò Pirelli come commissario straordinario. Ecco un elenco delle imprese capitalistiche alle quali Pirelli è interessato: 1. Consigliere delegato della Società Pirelli & C. 2. ~onsigliere d'amministrazione della Società Dinamo 3. Consigliere d'amministrazione delle Strade Ferrate Meridionali 4. Vicepresidente della Società Elettrofonica 5. Consigliere d'amministrazione della Società Innocente Mangili 6. Consigliere d'amministrazione della Filatura Mako 7. Consigliere d'amministrazione della Imprese e Manifatture Telefo- niche 8. Vicepresidente della Assicuratrice Industriale 90 Consigliere d'amministrazione dell'Ippodromo Trento 10. Presidente della Trasversale 11. Presidente della Immobiliare Lampugnana 12. Consigliere d'amministrazione della Società Le Capannelle. Nel settembre 1934 Pirelli scomparve. Il suo posto fu subito preso dal conte Volpi, che cinquant'anni prima era partito senza un soldo e che ora, dopo una carriera di uomo d'affari che era sempre stata strettamente legata alla politica, è in Italia uno degli uomini piu ricchi. Da Benni a Pirelli, da Pirelli a Volpi: perché mai l'industria italiana dovrebbe sentirsi a disa– gio? Con cambiamenti di questo genere non ha perso nulla. Se continuas– simo la nostra esplorazione sino alle federazioni e poi alle associazioni pro– vinciali e locali, troveremmo che tutti i posti importanti sono sempre occu– pati dai piu grossi capitalisti o dai loro uomini di fiducia. Arriveremmo alle stesse conclusioni esaminando tutte le altre confederazioni di datori di la– voro.20 2o Il " Lavoro Fascista," 14 febbraio 1935, afferma che nella piana del Fucino, che 50 Bibloteca Gino Bianco

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