Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

I funzionari delle organizzazioni legali del lavoro. " 18 Effettivamente, se si guarda soltanto alle formule legali, non c'è nessuna differenza tra le organizzazioni dei datori di lavoro e le orga– nizzazioni oper~ie per quanto riguarda l'" elezione" dei propri dirigenti. Tutti i funzioné1ri del medesimo grado sono "eletti" con lo stesso metodo. Ma le stesse formule legali e gli stessi metodi, applicati a gruppi sociali di– versi, producono in pratica diversi risultati. Parlando di tlatori di lavoro si deve fare una distinzione tra grandi e piccoli. I grossi industriali, i grossi commercianti, i grossi proprietari ter– rieri, i banchieri piu importanti, nel corso di riunioni private scelgono gli uomini che devono essere "eletti" a dirigere le loro associazioni e senza difficoltà alcuna possono sistemare le cose con i gerarchi fascisti: una sem– plice telefonata per far loro conoscere il nome, e l'" elezione" è fatta. Ne consegue, perciò, che alla testa delle associazioni di datori di lavoro si tro– vano sempre presidenti, segretari e dirigenti che godono la piena fiducia non soltanto dei capi del partito ma anche dei datori di lavoro piu influenti in ciascun gruppo economico. Sino al dicembre 1933 la confederazione indu– striali e la confederazione bancaria avevano come presidenti e segretari nazionali le stesse persone che occupavano quegli stessi posti prima del 1926. 19 Anche quando le associazioni datori di lavoro sono dirette da uomini nuovi, questi godono sempre la piena fiducia dei capitalisti che controllano le mag– giori aziende di quel ramo. Se prendiamo, ad esen1pio, le persone "elette" nel gennaio 1932 per formare il direttivo nazionale della Confederazione industriali per il triennio 1932-35, si vedrà come elencando sotto i loro nomi le varie imprese in cui figurano come presidenti, consiglieri delegati, consiglieri d'amministrazione o sindaci, potremmo riempire tre o quattro pagine di questo libro. Limitia– moci quindi a qualche esempio. Antonio Stefano Benni, presidente della Confederazione ind·ustriali e membro della Camera de deputati, era anche: 1. Presidente del Banco di Roma 2. Presidente e consigliere delegato della Società Ercole Marelli & C. 3. Presidente della Fabbrica Italiana Magneti Marelli 4. Consigliere d'amministrazione della Società Generale Italiana Edison di Elettricità 5. Consigliere d'amministrazione della Società Romana d'Elettricità 6. Consigliere d'amministrazione della Società Generale per l'Industria Mineraria e Agricola (Montecatini) 7. Vicepresidente dell'Istituto Imprese Italiane all'Estero 8. Consigliere d'amministrazione della Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali 9. Consigliere d'amministrazione della Società !strumenti di Misura C.G.S. 1s E. RosBOCH, Practical Aspects of State Intervention, in The State and Economie Li/e cit., p. 217. 19 Nella " Gazzetta del Popolo," 28 giugno 1930, Rossoni scriveva: " Le associazioni dei datori di lavoro sono rimaste immutate nella loro struttura e nei loro atteggiamenti, in tutti i momenti e senza badare al clima politico mutato." 49 Bibloteca Gino ·sianco

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